La bretella non calza a tutti: ad esprimere la propria contrarietà, dopo i sindaci della Subequana, è SBIC, Sulmona Bene in Comune, che non esita a definire l’opera “un monumento allo sperpero di risorse pubbliche” come già dimostrato sei anni fa “nel corso di un convegno svolto presso la sede della Comunità Montana Peligna”.
Un’opera “costata molti milioni di euro” e realizzata per “allontanare la ferrovia dalla città di Sulmona e dai centri della Valle Subequana” continuano da SBIC davanti a “una stazione costituita da un casello assurdamente smontato e ricomposto forse nel tentativo di dissimulare la datazione di quest’opera”.
“Sottopassaggi e vasti marciapiedi in grado di accogliere centinaia di viaggiatori ma che pochissimi utenti utilizzeranno” aggiungono i rappresentanti di Sulmona Bene in Comune per i quali la bretella ferroviaria “non riuscirà ad estinguere “l’inefficienza e la residualità” della strada ferrata nella mobilità dei cittadini. Ma che, anzi, concludono da SBIC “contribuirà a rafforzare”.
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