Botte all’ex compagna: il PM chiede l’assoluzione ma arriva la condanna a un anno e quattro mesi

Non è stata sufficiente la richiesta di assoluzione, da parte del Pubblico Ministero, per evitare a Fabrizio Gigante (36 anni) la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per l’aggressione a una giovane con la quale l’uomo aveva avuto una relazione. La richiesta del PM (avanzata per via dell’assenza di risultanze probatorie) è stata rigettata questo pomeriggio dal giudice, monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che ha condannato il sulmonese a scontare 16 mesi di carcere. E’ stata così accolta la tesi della parte civile, rappresentata dal legale Luca Tirabassi.

I fatti risalgono al novembre del 2018, quando l’uomo avrebbe aggredito la giovane (all’epoca appena diciottenne) all’interno di un androne di un palazzo gentilizio, a Sulmona. Un primo tentativo di strangolamento, poi una colluttazione con calci e pugni che sono costati alla vittima 3 costole rotte e 30 giorni di prognosi. In più quei tagli sulla schiena che, secondo quanto affermato da Gigante nell’interrogatorio del gip, sarebbero da ricondurre ad una caduta della ragazza su una lampada presente in casa.

Al sulmonese era stata alleggerita la misura cautelare nel 2019, dagli arresti domiciliari al semplice divieto di avvicinamento alla giovane. La lite tra l’uomo e la ragazza, sarebbe nata a causa della relazione sentimentale tra i due, giunta alla conclusione.

2 Commenti su "Botte all’ex compagna: il PM chiede l’assoluzione ma arriva la condanna a un anno e quattro mesi"

  1. 30 giorni di prognosi e tre costole rotte un anno e quattro mesi ? Il soggetto in questione si sta facendo una bella risata e la prossima volta farà paggio.

  2. Troppo poco per ciò che ha fatto! Picchiare una ragazza è da …

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