Una vicenda che presenta ancora molti aspetti da chiarire e per la quale è stato aperto un fascicolo. A carico di Massimiliano Giancaterino, già comandante della Municipale di Sulmona e attualmente tenente colonnello e vice comandante del Corpo di polizia locale di Pescara per fatti risalenti allo scorso mese di dicembre.
Una presunta colluttazione tra Giancaterino e un uomo recatosi nella sede del comando per lamentarsi di un sequestro con il quale il poliziotto avrebbe avuto un colloquio sfociato poi in una violenta lite. Stando alla ricostruzione dei fatti l’uomo sarebbe stato colpito da Giancaterino avendo la peggio nei confronti dell’ufficiale – non proprio di esile corporatura – contro il quale ha poi sporto denuncia. Ancora in corso le indagini da parte degli inquirenti che cercano di far luce su quanto accaduto avvalendosi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e di sommarie informazioni testimoniali. Tra le quali al vaglio degli inquirenti la testimonianza di un agente che “avrebbe falsamente dichiarato qualcosa a favore del suo ufficiale”. Una vicenda ancora tutta da verificare come sottolinea l’avvocato Paolo Crugnale che assiste Giancaterino per il quale “tutte le ricostruzioni al momento sono fantasiose perché non c’è ancora l’avviso di conclusione delle indagini”.
Un altro episodio di cronaca giudiziaria per il tenente colonnello balzato agli onori della cronaca per la strage di Rigopiano, tragico evento che nel mese di gennaio di sette anni fa provocò la morte di 29 persone tra cui anche il capo cameriere Alessandro, fratello di Giancaterino. Finito sotto processo perché da sindaco di Farindola, incarico ricoperto qualche anno prima della strage, avrebbe partecipato al processo decisionale per il rilascio delle autorizzazioni per l’ampliamento e la riapertura della struttura di Rigopiano; accusa per la quale sia il Tribunale di Pescara che la Corte d’Appello hanno poi escluso ogni responsabilità dell’allora sindaco.
Per come abbiamo conosciuto noi il comandante,non crederò mai ad una storia del genere. È una delle migliori persone che io abbia mai conosciuto ,forse troppo buono
Non credo proprio che il Comandante Massimiliano Giancaterino possa aver fatto una cosa del genere. Tanto grande tanto buono. A noi di Sulmona ha ridato la libertà.