Il riconoscimento è arrivato soprattutto per l’innovazione di aver commercializzato al dettaglio i cosiddetti crediti di carbonio, ma più in generale, il progetto “Bosco Amico” del Gal Abruzzo Italico-Alto Sangro è stato selezionato dalla Rete Rurale Nazionale per la creazione di una nuova governance locale, l’implementazione di reti tra operatori e stakeholder e l’utilizzo integrato di risorse finanziarie afferenti a fondi diversi.
Da un lato il perseguimento di un obiettivo comune, quello della sostenibilità intesa in senso economico, sociale e ambientale dei territori rurali e dall’altro il ruolo centrale del Gal nel promuovere e facilitare l’attivazione di sinergie e collaborazioni a livello locale tra i diversi attori favorendo la nascita di iniziative produttive ed economiche in realtà rurali di piccole dimensioni o in contesti ambientali marginali rafforzandone l’economia e l’attrattività e contrastando l’esodo della popolazione.
Un’eccellenza, insomma, che come tale è stata premiata dalla Rete Rurale Nazionale nell’ambito, appunto, del “Progetto Eccellenze”: selezione “spietata” che l’organizzazione fa ogni anno in ambito nazionale, scegliendo una decina di progetti pilota.
Quest’anno l’Abruzzo sarà premiato con un doppio riconoscimento, perché oltre al quello del Gal Aias, ha ottenuto il bollino di eccellenza anche il progetto “Trigno residenza diffusa” del Gal Maiella Verde, incentrato sulla medicina territoriale.
Quella di Bosco Amico è stata un’idea vincente: una filiera del legno, con otto punti operativi e logistici che il Gal Aias ha messo insieme, coordinandoli e certificandoli sulla piattaforma di vendita, nel territorio: da Bugnara a Pettorano sul Gizio, da Rocca Pia a Villalago, da Alfedena a Castel di Sangro; con la gestione di processi di certificazione, disciplinari, protocolli e procedure di lavorazione, la selezione, il conferimento, il packaging, la promozione, la commercializzazione, la distribuzione ed ogni altra attività pre/post distribuzione e vendita.
Sulla piattaforma si trova così a chilometro zero e a tutela dell’ambiente, con l’innovazione della vendita dei crediti di carbonio al dettaglio, legna da ardere, da opera, per le termogenesi, ad uso civico, lotti boschivi, ma anche gestione forestale e prodotti agricoli legati al bosco.
“Lo sviluppo della filiera legno energia rappresenta un’importante opportunità per promuovere da un lato la gestione attiva dei boschi e dall’altro per innescare significativi sviluppi socio-economici per le aziende agro-forestali, per i comuni proprietari e altri enti pubblici che operano nell’area – spiega Rino Talucci, presidente del Gal Aias -. La possibilità di incrementare l’uso della biomassa solida agro-forestale inoltre può rappresentare, soprattutto nei contesti caratterizzati da elevate esigenze di calore durante il periodo invernale, un’importante opportunità per garantire buoni livelli della qualità dell’aria”.
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