“Vi è una grande confusione ed è urgente che si faccia rapidamente chiarezza”. Con queste parole il senatore e tesoriere del Partito Democratico Michele Fina in una nota diramata alla stampa a proposito della vicenda del Borsacchio sulla quale il PD ha presentato un’interrogazione ad hoc.
“Per conoscere la posizione del Ministero della cultura e quali azioni intenda assumere in proposito” spiega il senatore Fina davanti alla “brusca frenata” operata dal ministro che, dopo la nota inviata alla Regione Abruzzo per “censurare la decisione di tagliare 1100 ettari della riserva”, il 7 marzo, alla vigila delle elezioni, dirama una nota per “smentire le ricostruzioni di stampa su una contrarietà del ministro”.
Una confusione alimentata dai “continui balletti politici e di comunicazione” che hanno riguardato la vicenda del Borsacchio almeno dal mese di dicembre dello scorso anno. Da quando fu assunta, “nottetempo nell’ambito dell’approvazione della finanziaria regionale” la decisione di limitare l’area della riserva a 24 ettari. Decisione sulla quale il riconfermato presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio “preso da un’imprevedibile resipiscenza” il 18 marzo all’ufficio per le autonomie locali comunica che “saranno riconsiderati i confini della riserva nel rispetto delle procedure e delle garanzie partecipative”. Parole che per Michele Fina significano necessità di fornire “ulteriori garanzie sul processo di riperimetrazione dell’area protetta” per rispondere alle esigenze di conservazione dell’ecosistema di uno dei patrimoni naturalistici della nostra regione.
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