Bollette non pagate, aggravio dei costi per il Comune

La “dimenticanza” costerà dal 15% al 30% in più alle casse pubbliche, perché il Comune di Sulmona è stato costretto a ricorrere al cosiddetto mercato di salvaguardia per approvvigionarsi di energia elettrica. Enel Energia e Gala, con cui palazzo San Francesco aveva contratti di fornitura in essere, in un certo senso hanno staccato la spina e poiché non venivano pagate le bollette il Comune è stato automaticamente affidato al mercato di salvaguardia. In altre parole ad un gestore, nel caso specifico la Hera Comm, che a seguito di gara è affidataria da parte dell’Arera (l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente) del mercato di salvaguardia per l’Abruzzo, che in virtù del maggior rischio fornisce un “paracadute” energetico a prezzi molto più alti del mercato libero (in base al cosiddetto parametro omega che varia, a seconda del rischio, da regione a regione).


“Il Comune di Sulmona per problematiche di tipo inerente, tecnico e organizzativo ed in particolare per carenza di personale e la necessità di razionalizzare i servizi e le utenze del patrimonio immobiliare dell’ente – si legge nella determina – non è riuscito a fronteggiare le liquidazioni delle numerosissime fatture relative alle utenze comunali, pur in presenza di stanziamenti in competenza, creando per tali motivi ritardi nei pagamenti che le stesse società non hanno potuto più sostenere”.
In altre parole i soldi c’erano, ma gli uffici non hanno avuto tempo di pagare le bollette. Così per tre mesi “nelle more degli adempimenti necessari al fine di estinguere i debiti pregressi”, palazzo San Francesco è stato costretto a rivolgersi al fornitore di salvaguardia, prevedendo una spesa di circa 48mila in relazione alle forniture di uffici, scuole, farmacia, cimitero, biblioteca, teatro e impianti sportivi.
Nel frattempo si è deciso di aderire alla convenzione Consip che regola il mercato libero per le pubbliche amministrazioni, prima però è necessario estinguere il debito e pagare le bollette. Nella speranza che la prossima volta nessuno se ne “dimentichi” perché troppo indaffarato.

2 Commenti su "Bollette non pagate, aggravio dei costi per il Comune"

  1. In altre parole i soldi c’erano…..ma gli uffici non hanno avuto tempo di pagare le bollette.

    COMPLIMENTI, COMPLIMENTI, CHE MENTI, CHE GENI.

  2. ma la procura della Corte dei Conti…?

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