Uno spazio pubblico dedicato alla figura di Giuseppe Bolino e una borsa di studi a lui intitolata: questi i risultati del convegno di studi svoltosi lo scorso 18 novembre a Bugnara.
Promosso dal Centro studi e ricerche “Nino Ruscitti” l’evento ha offerto l’occasione per riflettere sul complesso rapporto tra cultura e politica a partire dal ricordo di chi ha saputo offrire un virtuoso esempio del connubio tra due mondi a volte, purtroppo, assai lontani. “Giuseppe Bolino ha dimostrato come la cultura possa essere un faro guida per le decisioni pubbliche – ha dichiarato, aprendo il convegno, il sindaco di Bugnara Domenico Taglieri – e come la politica intrisa di valori culturali, possa contribuire a costruire una società migliore”.
E se Taglieri ha annunciato la volontà di dedicare uno spazio pubblico al professor Bolino, anche a conferma e riconoscenza del profondo legame esistente tra la famiglia del professore scomparso e il comune di Bugnara, il vice presidente del consiglio regionale Roberto Santangelo ha comunicato l’intenzione di istituire una borsa di studi intitolata a un esempio di cultura al servizio della cura della “cosa pubblica”.
E all’unione di cultura e politica ha dedicato il suo intervento il professore Fabrizio Politi, ordinario di diritto costituzionale che, ricordando il contributo di Bolino alla riscoperta dell’opera e del pensiero di Giuseppe Capograssi, ha sottolineato quanto il continuare a studiare sia servito al Bolino politico abruzzese “per affrontare il momento decisionale con la consapevolezza dell’approfondimento e della riflessione”.
Infine l’onorevole Luciano D’Alfonso a ricordare il ruolo fondamentale che, nella vita privata e politica di Bolino, ha sempre avuto “la sua visione religiosa che lo spingeva a vedere i limiti da non valicare per garantire la dignità del vivere”.
Con la lettura di un passaggio del discorso di Giuseppe Bolino tenuto in occasione della seduta straordinaria del consiglio regionale del 10 maggio 1978 in commemorazione di Aldo Moro, si è concluso un evento che ha voluto, al di là del ricordo di un illustre del passato, gettare le basi per costruire un futuro migliore.
Mi sono documentato e dopo aver letto alcune sue cose, mi sento di dover dire all’attuale classe politica di farlo esempio sull’amministraziine della cosa pubblica. Sulmona ha dato figli di straordinaria umanità, senso di responsabilità, cultura e amore per la propria terra lui, capograssi, di giannantonio. Ho scoperto molti uomini sulmonesi di grande spessore. Dovremmo fare tesoro di questi insegnamenti non per guardare indietro ma per proiettarsi sul futuro e la attuale situazione politica e’ emblematica.