Una proposta discutibile quella della casa delle associazioni della scuola di Valle Madonna bocciata, senza troppi giri di parole, dal sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino durante lo scorso Consiglio comunale. Una proposta, però, che riconferma l’importanza che a Pratola riveste l’associazionismo. Un fenomeno finito sotto la lente d’ingrandimento dell’amministrazione attuale il cui vice-sindaco, Nunzio Tarantelli, è impegnato da giugno in una ricognizione totale ed un continuo confronto con i vari gruppi per cercare di comprenderne le loro esigenze, in primis appunto quelle legate alla disposizione di spazi pubblici. Un lavoro che sta, purtroppo o per fortuna, aprendo un varco su luci e ombre di questo mondo come, ad esempio, la messa a disposizione di spazi comunali anche a coloro che svolgono attività con scopo di lucro, ci sarebbe un caso proprio a piazza Indipendenza di una associazione che utilizza spazi ai fini del guadagno. “Presto forniremo una dettagliata relazione- ha tagliato corto la Di Nino durante l’assise- certo è che non chiuderemo gli occhi di fronte a situazione di questo tipo”.
Proporre la scuola di Valle Madonna come casa delle associazioni, tuttavia, è stata un’idea alquanto strana presentata dal gruppo di minoranza Futuro Comune, con Antonio De Crescentiis e Gaetano Di Cioccio, che ha spinto il sindaco nei fatti a bocciarla, almeno per ora, almeno non prima di aver effettuato altri ed opportuni rilievi, se ci saranno, sull’indice di vulnerabilità.
È proprio questo, infatti, il motivo per cui la struttura non è attualmente fruibile da parte degli alunni delle elementari, trasferiti dallo scorso anno presso l’istituto di formazione della Provincia. L’indice, diversamente dalle altre strutture, è pari a zero. Zero sicurezza sia per gli alunni sia per qualsiasi altra attività si potrebbe svolgere in quei locali.
“Come è noto, l’edificio è stato chiuso dopo il sisma di Amatrice- si è affrettata a ricordare la Di Nino qualche giorno fa-, presentando un indice di vulnerabilità pari a zero che impone investimenti non tracurabili per i lavori relativi alla messa in sicurezza, in una fase operativa che contempla il conferimento dell’incarico, l’acquisizione del progetto e l’esecuzione dei lavori. La sicurezza dei nostri cittadini che si muovono all’interno del mondo associativo e l’onerosità dei costi, con i relativi tempi, per adeguare l’edificio in esame sono elementi decisivi per spingerci a cercare una soluzione diversa al problema, per la quale stiamo valutando una serie di scelte che contiamo di operare in tempi stretti”. Tra l’altro l’eventuale adeguamento potrebbe, ma è solo una ipotesi avanzata sempre dalla prima cittadina, far perdere parte delle risorse per il plesso unico, quelle legate alla scuola di Valle Madonna appunto, ed è questa anche un’altra preoccupazione.
Rispolverando le passate scelte di De Crescentiis e il più recente programma elettorale, la casa delle associazioni sarebbe dovuta sorgere nella scuola di piazza Indipendenza, mentre quella di Valle Madonna doveva essere abbattuta per lasciare spazio ad aree verdi e un parcheggio. “Si trattava di una soluzione provvisoria e da mettere in atto subito- spiega il consigliere De Crescentiis-, un metodo di riqualificazione urbana e una soluzione ai disagi sofferti dalle associazioni molte di loro ospitate in spazi molto vecchi e senza sicurezza sismica. Comprendo il problema dell’indice- prosegue l’ex sindaco- ma la scuola non è inagibile perché per le strutture scolastiche si osserva tutta un’altra normativa, che poi un anno fa ho deciso di spostare i bambini è stata una scelta per stare più tranquillo e che mi è costata molto”. La soluzione, pare, possa ora risiedere nello stabile dell’ex giudice di pace, poco più su del municipio lungo la circonvallazione occidentale. “Ma non ci sarà spazio per tutti” conclude De Crescentiis.
Simona Pace
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