Blitz passionale: condannato a un anno e mezzo. Caduta l’accusa di violenza sessuale

Un anno e sei mesi di reclusione, più il pagamento delle spese processuali. Un conto poteva essere più salato per il 52enne che nel giugno del 2021 aggredì il suo rivale in amore, in un appartamento in via Freda, a Sulmona. Oggi la sentenza di condanna per quel blitz per il quale sono cadute le accuse più gravi di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. L’uomo dovrà pagare per i soli reati di lesioni aggravate dall’uso dell’arma e resistenza a pubblico ufficiale.

Una vicenda sentimentale che poteva concludersi in tragedia. I fatti risalgono a te anni fa, quando il cinquantaduenne fece irruzione nell’appartamento del nuovo compagno della propria ex compagna, sfondando il portone e aggredendolo alla coscia con un oggetto contundente. Un’aggressione che costò alla vittima sette giorni di prognosi refertati dai medici dell’ospedale SS. Annunziata di Sulmona.

La furia del cinquantaduenne non si placò neanche in commissariato. Minacce agli agenti, colpi sferrati sul cofano dell’auto delle forze dell’ordine, e grida veementi contro un poliziotto. “Io ti ammazzo, non sai chi sono io”, urlò l’uomo in preda alla collera.

Completamente cadute le altre accuse a suo carico. L’ex compagna aveva denunciato di “essere stata percossa con condotte prevaricatrici, colpita con pugni in testa e con colpi di bastone, costretta a subire un rapporto sessuale”. Ricostruzione non ritenuta credibile dai giudici. Troppe le contraddizioni emerse nel corso del processo. Per questo motivo l’uomo è stato assolto dalle tre ipotesi di reato, evitando una condanna di 11 anni, come richiesto dalla Procura della Repubblica di Sulmona.

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