Un anno da record quello appena trascorso per i Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità di Castel di Sangro impegnati nel 2023 in attività sul territorio a tutela delle aree montane e rurali e nella vigilanza e controllo per la conservazione del patrimonio forestale. Questo il bilancio per l’anno 2023 dei Carabinieri Forestali di Castel di Sangro e dei suoi due nuclei dipendenti Tutela Biodiversità che, in termini di gestione delle riserve, azioni di vigilanza e monitoraggio, conservazione della biodiversità, tutela del benessere animale, attività di divulgazione ed educazione ambientale possono vantare risultati più che soddisfacenti.
Frutto non solo si controlli effettuati nelle aree di competenza del Reparto ma anche di un’attività di rappresentanza che come dimostrano i 13 servizi compiuti in occasioni di eventi istituzionali e locali, oltre alla partecipazione alla Festa della Repubblica, alla festa dell’Arma e alla fiera cavalli di Verona, rappresenta un’importante compito finalizzato ad “avvicinare la cittadinanza alle attività svolte dei carabinieri della specialità forestale” come spiega il comunicato dell’Arma.
Numerose le attività portate avanti dai Carabinieri del Reparto alto sangrino nell’anno appena trascorso a partire da quella allevatoriale della razza equina persiana e salernitana che ha visto i rappresentanti dell’Arma impegnati presso il Centro di selezione equestre “La Torre di Feudozzo” nell’allevamento di razze “che ormai contano pochi esemplari in Italia”. E per le quali l’Arma dei carabinieri “ha avviato un ambizioso progetto di recupero” premiato con la nascita di dieci puledri e con l’attività di doma e addestramento dei giovani esemplari destinati alla rimonta del IV Reggimento Carabinieri a cavallo e dei Corazzieri.
Per proseguire con l’attività del Centro Territoriale di Accoglienza animali sequestrati e confiscati CTASSC di Feudozzo che attualmente ospita quattro procioni e trenta esemplari di “tartarughe dalle orecchie gialle” entrate a far parte del progetto per le specie esotiche e aliene del Ministero dell’Ambiente. Una tutela degli animali che passa attraverso l’educazione ambientale che ha visto l’Arma proporre ed effettuare iniziative presso scuole ed enti per “far conoscere al pubblico i temi della sostenibilità e della conservazione della biodiversità”. Eventi divulgativi ed informativi organizzati con il supporto dei Centri visita delle RNO “Monte Velino” e “Feudo Intramonti” e in collaborazione con altri Reparti carabinieri Biodiversità per una diffusione delle “corrette pratiche per contribuire alla difesa dell’ambiente”.
Ma anche un servizio naturalistico per il monitoraggio della flora e della fauna protette per “ampliare le conoscenze delle specie presenti nei territori direttamente gestiti, a volte ampliando anche in aree limitrofe”, continua il comunicato sottolineando l’importanza di collaborazioni come quelle portate avanti nel 2023 con Enti, istituzioni pubbliche e associazioni di settore come la Rete di monitoraggio dell’Orso bruno marsicano Abruzzo e Molise, l’ISPRA, la Societas Herpetologica Italica, Parchi e Riserve e con numerose università. “220 giornate in attività di monitoraggio sulle tante specie coinvolte come i rapaci rupicoli, gli ungulati e l’entomofauna forestale” spiegano dal Reparto Biodiversità di Castel di Sangro che a fine luglio ha riscontrato “l’involo di un piccolo di Aquila Reale e di quaranta pulli di Grifone”. Oltre alla partecipazione a numerosi seminari, simposi e congressi di carattere nazionale ed internazionale.
Soddisfazione infine per la realizzazione di una struttura sulle attività svolte nell’anno 2023 dai carabinieri della specialità forestale “poi esposta presso il Palazzo delle Nazioni unite dall’8 al 18 maggio scorsi in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità svoltasi a New York”.
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