Bimillenario, i 700mila euro della Legge Ovidio ora rischiano di andare in fumo

I 700 mila eruo della Legge sul Bimillenario ovidiano sono prossimi ad essere persi per sempre. Sì perché in questo tempo seguito all’approvazione della legge, non è stato portato avanti l’iter previsto dalla stesso, ovvero la scelta dei progetti da approvare e finanziare. Il Comitato Promotore non si è mai riunito, per carenza di alcuni componenti, e non hanno potuto avviare la propria attività nemmeno i due Comitati e la Consulta di Studenti (mai costituiti). Nulla si è mosso dunque ed ora quei 700 mila euro vedono l’arrivo inesorabile della loro scadenza.

Nella Legge di Bilancio non è stato approvato l’emendamento volto al rifinanziamento del Bimillenario fino al 2020, ora l’unico disperato tentativo è inserirlo nel decreto Milleproroghe che ha già salvato il Tribunale fino al 2022. Ad oggi però non c’è la volontà politica del ministro alla Cultura Franceschini né del governo affinché i soldi stanziati per “Ovidio” vengano salvati. La politica locale non è riuscita ad esercitare le giuste pressioni, affinché tutto procedesse come stabilito da calendario e allo scadere del tempo i nodi sono venuti al pettine in tutta la loro drammaticità.

La sindaca Casini ha scritto ai ministri Franceschini e Fieramonti affinchè intervengano in maniera urgente per evitare che decada definitivamente l’opportunità di realizzare, con l’importante finanziamento, progetti culturali per Sulmona e il territorio nel nome di Ovidio. Per la sindaca è stata: “Una legge incredibilmente complessa che non ha consentito, ad oggi, l’avvio delle attività legate al Bimillenario ovidiano, per una incomprensibile farraginosità che rende quanto mai assurdo l’iter di selezione dei progetti, ancora non concluso”.

“Questa evenienza, che appare come una tragica beffa – commenta Casini -, deve essere assolutamente scongiurata e visti i tempi così stretti sono a sollecitare i Ministri ad un’ estrema azione per l’approvazione di una ulteriore indispensabile proroga per la quale chiedo un impegno prioritario, congiuntamente alle parlamentari del territorio che negli anni si sono impegnate per questo risultato. Chiedo altresì un incontro urgente sono disposta ad una mobilitazione per un’ azione eclatante a difesa e nell’interesse della città che rappresento e della memoria culturale di Ovidio. E’ importante che il progetto, se pur tardivo, possa dare giustizia alle aspettative di valorizzazione del poeta da parte di tutto l’Abruzzo”.

Per la senatrice Di Girolamo le cause di tale ritardo sono riassumibili in due ragioni: la complessità dell’applicazione della norma ed il susseguirsi di due governi negli ultimi 2 anni. Di Girolamo spiega che con il nuovo ministro la precedente disponibilità dimostrata dal Mibact, non è stata confermata. “Ho, pertanto, il gravoso onere di informare, e con grosso rammarico – scrive la senatrice dei Cinquestelle – che l’attuazione della legge in questione è fortemente in dubbio e che potrebbe perdersi, in tal modo, un’ottima occasione per la città e per tutto il territorio il quale, ancora una volta, non ottiene il giusto risalto che merita. Faccio perciò appello a chi in questo periodo riceve probabilmente maggior ascolto presso il Ministero dei Beni Culturali, ad impegnarsi al massimo per una proficua collaborazione finalizzata a risarcire il territorio per il torto subito”.

1 Commento su "Bimillenario, i 700mila euro della Legge Ovidio ora rischiano di andare in fumo"

  1. basta con le chiacchiere dei politicialtroni,e’ tutto perso,il pungolo,le lettere,le denunce,le pressioni,le istanze,andavano fatte nei tempi previsti,da agosto,nessuno dei cialtroni, sindaca,senatrice,ecc incluse, si sono posti la domanda,cosa fare?azioni,progetti,attivita,programmazione,calendarizzazione,eventi? Nulla si e’ mosso,nessuna attivita’ ,nessun progetto,nessuna richiesta,nessuna erogazione,questi sono i fatti,
    punto,fine.

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