Bilancio, chalet, ospedale, trasporti: convocato per domani il Consiglio comunale di Sulmona

Potrebbe non essere un consiglio comunale pacato quello convocato per domani, alle ore 10, al Comune di Sulmona (in seconda seduta venerdì sempre alle 10) perchè sul piatto ci sono diverse cosette ed una crisi in seno alla maggioranza che, si presuppone, non mancherà di  portare alla luce alcune posizioni.

All’ordine del giorno, oltre alla salvaguardia degli equilibri e assestamento generale di bilancio dell’esercizio 2018, c’è la questione del mutamento di destinazione d’uso dell’area dello chalet, la vicenda che ha portato la consigliera Roberta Salvati, in prima linea affinché la situazione si sbloccasse in qualche modo, addirittura in ospedale dopo una lite con la segretaria comunale De Camillis. Lei Salvati, “condottiera” del popolo, voleva solo presentare un emendamento con il quale chiedeva, come proposto dal dirigente del quarto settore D’Eramo, di rinviare l’atto ai settori competenti per attivare eventuali provvedimenti presso enti terzi ed uffici comunali. Sull’impossibilità di commercializzare in qualche modo lo chalet, tuttavia, non sono mancate polemiche: l’ennesimo punto informazioni, infatti, non si capisce fino a che punto possa giovare. Il presidente dell’Associazione Celestiniana, Mastrogiuseppe, parla di un nodo cruciale da sciogliere perchè l’uso civico, sostiene, grava sul terreno e non sull’edificio.

Da discutere in assise c’è anche la “salvaguardia” dell’ospedale SS. Annunziata, quello stesso nosocomio che fino allo scorso anno si riteneva non penalizzato, ora la partita si gioca sul riconoscimento come presidio di primo livello e a riguardo il Consiglio è unito sul un documento comune. Sarà presentata, infine, una mozione sui trasporti pubblici regionali su gomma per la Città, mentre si voterà anche l’istituzione del registro per la raccolta delle disposizione anticipate di trattamento sanitario, il testamento biologico per intenderci, la cui proposta, che poi altro non è che una ratifica a quando già legiferato in Parlamento, dovrebbe essere accolta un po’ da tutte le parti.