Bestiame allo stato brado nell’aquilano: dodici sanzioni. Allarme mafia dei pascoli

Oltre trecento capi di bestiame al pascolo brado, senza guardiania e in un periodo non consentito, a norma di legge, per la pratica della monticazione. E’ quanto refertato, e sanzionato, dai carabinieri forestali dei Nuclei Parco di Assergi e Arischia, coadiuvati dai colleghi Forestali di Barisciano e del Nipaaf dell’Aquila, durante le attività di controllo e verifica del rispetto delle norme sull’utilizzo dei pascoli d’aultura.

Controlli finalizzati alla tutela del patrimonio agro-silvo-pastorale nei comprensori pascolivi aquilani, già finiti nel mirino dell’oscuro fenomeno della mafia dei pascoli. Ciò che si spera è che quei 153 bovini e 157 cavalli trovati liberi a quote tra i 1.100 e i 1.800 metri d’altezza, non facciano parte di un meccanismo che da anni ha investito l’Abruzzo interno, dove il seme della malavita e del malaffare rischia di germogliare. Neanche un mese fa sono state “Le Iene” ad occuparsi del fenomeno che, tra prestanomi e omertà locale, continua a portare fondi europei nelle tasche delle cosche.

Le verifiche dei militari hanno portato all’irrogazione di 12 sanzioni amministrative, per un importo totale di 11.240,00 euro a carico dei trasgressori.

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