E’ un’altra fumata grigia, questa volta, però, più tendente al nero, perché la maggioranza non sembra essere così solida e coesa, in quel clima del rimettiamoci insieme e “scurdammc o passat” che con tenacia hanno sostenuto alcune parti della coalizione civica.
Il summit di maggioranza tenutosi questa sera, insomma, si è concluso con un nulla di fatto e anzi con il fronte ricompattato di Adesso Sulmona e Avanti Sulmona, nelle persone dei consiglieri Andrea Ramunno, Fabio Pingue e Katia Di Marzio che davanti all’ennesimo “foglietto” o documento di programma, nel quale si chiedeva il ritiro delle dimissioni del sindaco, per il mai dimenticato bene della città, non hanno firmato.
E basta, insomma, con le farse, con gli intenti e le dichiarazioni di fedeltà, anche perché, e su questo i “dissidenti” sono stati chiari, non c’è più un accordo politico di maggioranza, semmai potrà esserci amministrativo. Tanto più che quella grande famiglia non è più la stessa, non si ama come prima, anzi. E che dell’uscita di Mauro Tirabassi dai banchi amici, nessuno ha mai davvero voluto parlare e discutere.
Gerosolimo non tiene più sotto il cappello tutti i “civici”, insomma, e di questo dovrà prenderne atto e coscienza per prima la sindaca Annamaria Casini che dovrà, lei in persona, presentarsi alla maggioranza per spiegare cosa vuole, cosa vuole fare, perché si è dimessa e come intende andare avanti, se ha voglia, come pare, di ritirare per la seconda volta in meno di un anno le dimissioni.
L’appuntamento è allora per domani, di nuovo davanti al fuoco amico, per dare risposte e mettere sul piatto le sue proposte per evitare di andare tutti a casa. Sempre che qualcuno, che il sindaco non è, non abbia già deciso di farlo.
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