Bandi riaperti alla Asl 1, il Nursind si rivolge all’autorità giudiziaria

Annullare “un procedimento totalmente illegale oltre che antisindacale in quanto irrimediabilmente in contrasto con il contratto nazionale di lavoro vigente ormai da due anni”. Questo quanto chiede il NURSIND sindacato delle professioni infermieristiche della provincia dell’Aquila in merito alla determinazione con cui la ASL 1 ha riaperto i termini di presentazione delle domande per “l’avviso di selezione interna per il conferimento degli incarichi di funzione di coordinamento”.

In violazione di quanto perentoriamente stabilito dal relativo bando, sottolinea il sindacato che si chiede “quali inconfessabili ragioni sottendono tale iniziativa” presa attraverso una determinazione che di fatto “cambia le regole del procedimento” dopo due anni dalla scadenza dei termini perentori di presentazione delle domande. E “in quale area della Trasparenza o piuttosto della sua Opacità” continua il NURSIND è possibile rinvenire questo atto che modifica le disposizioni di cui alla deliberazione n. 1603/2022?

Domande che si aggiungono alla curiosità della sigla sindacale di scoprire quali saranno i “soggetti che avranno cambiato idea” su un incarico al quale pure avevano dichiarato di aspirare per “piazzarsi utilmente grazie all’intervento di qualche mano santa” in un posto diverso “cui in precedenza non aspiravano”.

Un situazione inaccettabile già denunciata dal sindacato che oggi si riserva di interessare la Corte dei Conti, il ministero della Salute e quello della Finanza pubblica oltre alla competente autorità giudiziaria. Non prima di aver accertato il danno erariale di una determinazione per la quale non si escludono azioni risarcitorie intentate dai singoli dipendenti.

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