Sta suscitando non poche reazioni il nuovo decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intitolato “Regolamento recante norme per l’individuazione dei soggetti autorizzati alla tenuta dei corsi di formazione al salvamento in acque marittime, acque interne e piscine e al rilascio delle abilitazioni all’esercizio delle attività di assistente bagnanti”.
Nuove regole che rischiano di mettere in crisi un settore importante per il turismo balneare abruzzese, quello degli assistenti bagnanti che, dalla prossima stagione estiva potrebbero non essere in numero sufficiente a garantire la sicurezza e quindi l’apertura degli stabilimenti balneari. A denunciarlo il presidente del Sib sindacato italiano balneari Abruzzo Riccardo Padovano e il presidente di Federalberghi Abruzzo Giammarco Giovannelli fortemente preoccupati per i risvolti che le nuove regole imposte dal decreto avranno sulla gestioni dei lidi. “Le associazioni attualmente impegnate nella formazione non riescono ad adeguarsi in tempi rapidi – afferma Padovano – questo porterà ad una situazione di stallo, bloccando di fatto il sistema della formazione degli assistenti bagnanti”. Non più minorenni secondo il decreto che innalza da 16 a 18 anni l’età minima per lo svolgimento dell’attività di salvamento ed obbliga gli enti formatori ad avere la disponibilità di allenatori di nuoto per salvamento in possesso di abilitazione riconosciuta dal Sistema nazionale di qualifiche dei tecnici sportivi del CONI da impiegare quali docenti.
“Storicamente molti giovani si avvicinano al ruolo di bagnino come primo impiego, contribuendo in modo significativo a coprire la domanda di personale qualificato” spiega Padovano per il quale escludere dal settore i minori di anni 18 rappresenta un ostacolo importante. “La nostra priorità è trovare soluzioni condivise con il Governo per superare queste difficoltà e garantire una ripresa immediata dei corsi perché l’impossibilità di coinvolgere i minori rischia di compromettere la sicurezza sulle spiagge, in vista della stagione estiva” conclude il presidente del sindacato italiano balneari. Intanto, insieme ad altre organizzazioni di settore, il Sib sta lavorando per proporre modifiche al decreto, assicurando regole più accessibili e rispettose sia del mercato del lavoro che della sicurezza dei bagnanti. “Le risorse umane dedicate alla sicurezza dei lidi per noi sono fondamentali – ha dichiarato Giovannelli – Oggi potrebbe venire meno l’opportunità di poter contare su figure importanti. Non ce lo possiamo permettere in un settore cardine per il turismo estivo abruzzese, che deve essere sostenuto e incrementato”.
Ad esprimere preoccupazione per il “regolamento di Salvini” anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo che allo stesso ministro ha chiesto di “istituire un tavolo di confronto con le associazioni coinvolte e di attivarsi in tutti i modi per risolvere le criticità”. Problemi evidenziati da chi opera in un settore dove il 53% degli assistenti bagnanti è minorenne, con addetti al salvamento spesso sedicenni alla prima esperienza e il 75% degli assistenti bagnanti è composto da studenti di scuole secondarie di secondo grado. “Su disposizione del CONI – sottolinea la Di Girolamo – l’unico ente autorizzato a rilasciare le abilitazioni di allenatore SnaQ di secondo e terzo livello nell’ambito del nuoto è la Federazione Italiana Nuoto il cui attuale presidente è l’on. Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati”. Un dato di fatto davanti al quale, conclude la senatrice M5S ” non voglio parlare di conflitto di interessi, ma un leggero sospetto a me come alle associazioni è venuto”.
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