La lettera con in calce 117 firme di sindaci e la manifestazione dell’altro ieri davanti al ministero, hanno convinto il ministro Matteo Salvini a ricevere i primi cittadini di Abruzzo e Lazio che si battono da anni contro il caro pedaggi di A24 e A25.
L’appuntamento è stato fissato per il prossimo 6 dicembre (ore 11) nella sede del ministero delle Infrastrutture, dove, oltre ai sindaci, saranno presenti anche l’Anas (gestore dell’autostrada subentrata al Gruppo Toto), il dirigente del ministero Morisco e il commissario alla sicurezza Corsini.
L’aumento dei pedaggi sembra stato sventato, ma sul tavolo si dovrà discutere anche e soprattutto di messa in sicurezza delle due arterie stradali, classificate come strategiche a fini di protezione civile, ma trascurate per troppo tempo nella manutenzione ordinaria e straordinaria, tanto da presentare oggi forti criticità sui viadotti.
Salvini nei giorni scorsi, all’annuncio della protesta, aveva incontrato quattro sindaci (due abruzzesi e due laziali) permettendo al centrodestra di rivendicare l’attenzione del ministro, ma l’incontro era stato screditato dalla lettera dei 117 primi cittadini che, politicamente trasversali, avevano posto la questione degli aumenti e della sicurezza come prioritaria e non barattabile con i favori di parte.
Quattro sindaci (due laziali e due abruzzesi)tutti della lega.
Si sono inventati il caro pedaggi per una differenza di circa €.1 per 100 km solo per mettersi in mostra. Ben venga invece la messa in sicurezza delle strutture troppo ammalorate. Ricordiamoci anche che erano stati aperti in precedenza circa 70 cantieri ora quasi terminati per ripristinare piloni e travate ammalorate.