Erano, e non per dire, “quattro gatti” ieri all’incontro che il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha fatto con i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio delle autostrade A24 e A25. Due primi cittadini abruzzesi e due laziali, che certo non rappresentavano la battaglia che ben altre forze istituzionali stanno portando avanti ormai da anni per la messa in sicurezza e la riduzione delle tariffe del pedaggio. Così dopo il botta e risposta tra maggioranza e opposizione, è arrivata secca la smentita o il ripudio delle “truppe”: un esercito di 117 sindaci, tra cui i presidenti dell’Anci regionali di Lazio e Abruzzo e il sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi, che hanno firmato un documento che non lascia spazio a equivoci.
“Ribadiamo che il gruppo, ad oggi, non ha ancora ricevuto alcun riscontro alle note inviate al Mit e che i quattro amministratori delle due regioni che hanno incontrato il ministro Salvini, non rappresentavano il gruppo della ‘A24/A25’ non avendo ricevuto alcuna delega in tal senso – si legge nella nota -. Pertanto, i sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo restano in attesa di una convocazione ufficiale da parte del Mit e confermano, nel caso in cui il ‘silenzio’ del ministro dovesse perdurare, la manifestazione fissata per il 29 novembre 2022 nei pressi del ministero dei Trasporti. I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo che portano avanti una battaglia di civiltà da quasi 5 anni, non demordono e continueranno a lottare per garantire ai loro territori autostrade sicure e meno care”.
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