Il tavolo ministeriale sulle infrastrutture e i trasporti sarà restituito ai sindaci di Abruzzo e Lazio. Ad annunciarlo è il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, che rassicura i primi cittadini dei Comuni interessati dalle autostrade abruzzesi e laziali, A24 e A25, rimasti senza un tavolo di confronto al ministero per portare avanti la battaglia contro l’abbattimento dei pedaggi.
“Per ragioni procedurali, tecniche e formali il tavolo non poteva essere inserito nel provvedimento che sancisce il ritorno delle autostrade A24 e A25 a Strada dei Parchi – spiega Liris -, che ha scongiurato un contenzioso milionario ai danni dello Stato”, spiega il parlamentare, “ma è volontà del governo ripristinarlo, mi sono fatto portavoce di questa esigenza avendo chiare garanzie dal vice ministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami e dal ministro Francesco Lollobrigida, che ha altre competenze ma si è sempre interessato alla tematica dei collegamenti tra Abruzzo e Lazio”.
“Al nuovo tavolo ministeriale su A24 e A25 – rassicura il senatore – saranno affidati anche nuovi obiettivi di cui occuparsi, dalla sicurezza delle infrastrutture all’abbattimento dei pedaggi. Il tavolo sarà protagonista delle scelte sul nuovo Piano economico-finanziario, sulle tariffe, nell’interlocuzione coi ministeri”.
Nella nota stampa Liris, però, non nomina mai Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che aveva promesso ai sindaci un tavolo di confronto con cadenza mensile. Una promessa disattesa, che già lo scorso ottobre aveva portato i primi cittadini a minacciare una mobilitazione. Appello accolto dal MIT, con un incontro organizzato il 10 novembre al quale hanno preso parte anche il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, l’assessore ai trasporti della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, il commissario straordinario dell’opera Marco Corsini e il commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi.
In quell’occasione gli amministratori locali hanno ribadito le richieste sulla gestione delle due autostrade: riduzione dei pedaggi dal primo gennaio 2024, eliminazione del pedaggio nel tratto urbano di Roma, chiarezza sulle scelte relative alla sicurezza e piena condivisione di tutti gli interventi onde evitare che esse abbiano risvolti negativi per i territori laziali e abruzzesi.
Ma chi se lo incula questo scemo sfigato.Si sono venduti l’autostrada un altra volta questi poveracci figli della difficoltà.
I figli delle serve,a iniziare dalla Meloni e da Salvini, e gli Abruzzi lo fanno restanore nel medioevo feudale, assoggettati a dei pazzi criminali che vogliono rubare con la prepotenza di fare false manutenzioni oppure pagarsele 5 volte più del valore del libero mercato. CHE SCHIFEZZA QUESTI ESSERI STERCORARII
Gli abruzzesi vivono oppressi, questo è il destino.Ora gli oppressori si chiamano L’iris Sigesmondi Salvini meloni, D’Alfonso,Renzi, lotti,etc.etc. Tutti a vendersi i poveri abruzzesi per 30 denari a Giuda Toto.