Il presidente della Regione Marco Marsilio li definisce “improponibili”, ma a guardarli gli aumenti previsti a breve e soprattutto a lungo termine per i pedaggi di A24 e A25 dal Pef (piano economico finanziario) presentati dal neo commissario Fiorentino a Starda dei Parchi e al ministero sono impressionanti e aggiungeremo inaccettabili.
Secondo la proposta del Pef, che attende di essere approvato da dieci anni, la tratta Chieti/Pescara-Roma, passerebbe dagli attuali 19,40 euro a 92,14 euro nel 2030. Tra qualche mese, a partire da luglio, invece l’aumento dovrebbe essere del 15%, con la tariffa di pedaggio che passerà a 22,46 euro (sempre sulla tratta Pescara-Roma).
Per andare da Teramo a Roma ci vorranno tra otto anni 83,12 euro solo di pedaggio, a fronte degli attuali 17,50 e dei prossimi 20,26.
E ancora L’Aquila-Roma costerà nel 2030 ben 55,10 euro (oggi costa 11,60 e da luglio 13,43); Avezzano-Roma 47,97 euro (oggi 10,10 che con l’aumento diventerebbe 11,69); Pescara-Avezzano costerebbe 45,60 euro (9,60 oggi) e così via con Sulmona-Pescara che costerebbe oltre 20 euro.
“Con un ritardo di due anni viene proposto un Pef con alla base una serie di vincoli rispetto alla durata e agli investimenti, imposti dal Ministero, che produce questo risultato assurdo – commenta Marsilio -. Il Ministero deve quindi assumere una decisione che invece continua a rinviare. Siamo stanchi di tavoli e di rinvii, ancora una volta arriviamo in prossimità della scadenza della sospensione dell’incremento dei pedaggi senza che nessuno abbia per tempo sciolto questo nodo. Nel frattempo ci arriva una proposta di Pef irricevibile: è ora di dire basta a questo balletto, il governo deve chiudere la partita sulla A24 e A25 in maniera chiara, restituendo certezza all’Abruzzo, garantendo un’autostrada sicura, percorribile ed economica”.
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