Sara Marcozzi, capogruppo in Regione del M5S, interviene sugli aumenti shock delle tariffe di Strada dei Parchi, previsti dal Pef appena depositato e che prevedono che nel 2030 il pedaggio Pescara-Roma sarà di quasi 100 euro a tratta. “Non è più tollerabile che un gruppo imprenditoriale privato, peraltro abruzzese, possa fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle di utenti e imprese che, di anno in anno, si sono visti decuplicare le tariffe- afferma Marcozzi.- Lo Stato deve intervenire al più presto e senza tentennamenti con la revoca della concessione e la successiva nazionalizzazione. È già avvenuto con i Benetton, ai quali sono state revocate le concessioni pur se con indennizzi vergognosi non vedo perché non si possa procedere anche in Abruzzo con gli stessi provvedimenti. Se, da un lato è vero, che la gestione delle tratte autostradali di Strada dei Parchi mostrano diverse criticità economico-finanziarie dovute ai bassi volumi di percorrenza e ai maggiori costi di gestione per un’infrastruttura che si snoda per molti chilometri fra cavalcavia, gallerie e tratti montuosi, dall’altro non è accettabile che il Pef, piano economico-finanziario, sia finalizzato esclusivamente al raggiungimento di un determinato Ebitda da parte del concessionario”.
Sara Marcozzi, spiega che tali arterie rappresentano per gli abruzzesi l’unica possibilità di collegamento veloce verso la capitale, visti i tempi di percorrenza del trasporto su ferro con cui gli abruzzesi devono già fare i conti. E dunque, reputa non tollerabile che chi vi transiti sia costretto a pagare una tariffa chilometrica considerevolmente più alta di quella applicata da Autostrade per l’Italia. “Come avviene già per altri contesti e per diversi settori- continua il capogruppo del M5S- lo Stato deve assicurare un livello di servizi che sia anche economicamente sostenibile in tutte le aree del paese, comprese quelle zone a domanda ridotta. Per quanto sofferto e complesso, il passaggio da Aspi a Cassa Depositi e Prestiti della rete autostradale precedentemente gestita dai Benetton ha segnato un cambio di rotta che in Abruzzo potrebbe e dovrebbe essere replicato sulla A24-A25 e la politica tutta dovrebbe perorare tale soluzione perché calmierare i prezzi delle tariffe è nell’interesse di cittadini e imprese”. Marcozzi ritiene indispensabile intraprendere tutte le azioni possibili affinché anche la concessione affidata a Strada dei Parchi, venga revocata e la relativa rete autostradale A24/A25 sia affidata a Cassa Depositi e Prestiti, ampliando così la rete autostradale italiana gestita da Cdp. “Credo sia l’unica soluzione capace di rendere più sostenibile la gestione di questa infrastruttura con risvolti positivi anche agli utenti in termini di tariffe- conclude la nota- l’obiettivo è quello di applicare alle autostrade attualmente gestite da Strada dei Parchi, le stesse tariffe che vengono applicate da Autostrade per l’Italia nei tratti di pianura e nei tratti di montagna. Del resto, sulla tratta Bologna-Firenze della A1, autostrada che presenta le stesse caratteristiche di quella abruzzese. Gli utenti pagano una tariffa chilometrica decisamente inferiore a quella che noi siamo costretti a pagare sulla A24-A25”.
Durante le nevicate, sporadiche e non copiose, il pedaggio della giornata è stato rincarato di oltre un euro, per la medesima tratta! Una tassazione arbitraria e non comunicata all’utente, che avrebbe potuto scegliere di non utilizzare la tratta autostradale. Al momento del pagamento abbiamo semplicemente dovuto corrispondere il pedaggio rincarato, senza alcuna spiegazione e senza averlo reso noto.