Aumenti nel trasporto pubblico, protesta a Sulmona

Il biglietto verde 1,30 euro, 1,40 euro per il biglietto rosso e 3,20 euro per quello giornaliero. Per l’abbonamento mensile a vista 37,40 euro, per quello mensile nominativo linea 1 25,30 euro, per l’abbonamento mensile a vista e per quello mensile nominativo, entrambi validi sull’intera rete, 49,50 euro e 35,20 euro per arrivare alle 255,20 euro per l’abbonamento annuale nominativo.

Scattate dal 1 luglio le nuove tariffe del trasporto pubblico locale su gomma approvate dalla giunta regionale con delibera n.374 dello scorso 26 giugno. Aumenti che vanno da 0,05 euro a 0,20 euro per adeguare le tariffe al tasso di inflazione, come reso noto dal Comune di Sulmona dove non sono mancate le prime reazioni alla decisione destinata a colpire soprattutto le fasce di popolazione più deboli delle aree interne.

Come la nostra dove a farsi portavoce del malcontento suscitato dagli aumenti tariffari è Marco Alberico che nel suo blog al sindaco di Sulmona chiede espressamente “di intercettare le reali necessità dei cittadini per riportarli alla triade del consiglio regionale Scoccia-Rossi-La Porta”. Anche se difficilmente, continua il blogger, chi guadagna fino a 13mila euro al mese, tale è lo stipendio pubblico di un consigliere regionale, può calarsi nei panni di chi non può permettersi un’auto privata o degli anziani non più in grado di guidare autonomamente o dei malati che con l’autobus si recano in ospedale. O dei tanti studenti che di fronte agli aumenti non hanno mancato di far sentire la propria voce come l’UDS Unione degli studenti L’Aquila che alla Regione chiede di “intraprendere qualsiasi iniziativa possibile affinché il diritto ad un trasporto accessibile a tutti sia garantito”.

“Aumenti minimi” li definisce l’assessore regionale ai trasporti Umberto D’Annuntiis che sottolinea come “nel confronto con altre Regioni le tariffe approvate da questa giunta sono tutte al di sotto della media nazionale”. Adeguamenti “inevitabili e necessari – spiega l’assessore- per garantire un livello di servizio sempre più efficiente”.

Eppure, nonostante restino valide le agevolazioni per i titolati di indicatore ISEE pari o inferiore a 10 mila euro e per i residenti dei Comuni delle aree interne individuati dalla Regione, il malcontento resta anche a Sulmona dove quello che continua a mancare, conclude il blogger Di Marco sono “scelte politiche limpide che vadano a tutelare i diritti dei sulmonesi”.

8 Commenti su "Aumenti nel trasporto pubblico, protesta a Sulmona"

  1. sub lege libertas | 3 Luglio 2024 at 10:48 | Rispondi

    Tenuto conto che si parla di trasporti, ricorderei alla triade del consiglio regionale Scoccia-Rossi-La Porta che sarebbe ora di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale relativamente ai collegamenti diretti con Roma (su gomma e su rotaia).
    Ricordo, alle ben pagate, consigliere regionali, che ci sono decine di pendolari che non percepiscono 13.000 euro mensili e sono costretti a viaggiare a loro spese, si spera, con un servizio pubblico efficiente così come era qualche anno fa.
    Grazie e buon lavoro

  2. Veramente la stessa giunta rinnovando il tpl con Trenitalia si è preoccupata di approvare aumenti delle tariffe senza che il servizio abbia un minimo di miglioramento. Aumenti immediati del 10% e annuali del 5% per 3/5 anni (non ricordo precisamente).
    Il tutto nel silenzio più totale a qualsiasi livello e chi viaggia per lavoro soprattutto su Roma sa benissimo i disagi e il diverso trattamento che ci riservano rispetto alla Marsica. Basterebbe chiedere cosa è successo, e succederà, per i lavori a giugno. Interpellate le rappresentanze pollitche a ogni livello e messe al corrente della situazione non abbiamo avuto riscontri. Però alcune girano per comuni a festeggiare sindaci a caso

  3. L'Abruzzo interno abbandonato | 3 Luglio 2024 at 15:01 | Rispondi

    …Adeguamenti “inevitabili e necessari – spiega l’assessore- per garantire un livello di servizio sempre più efficiente”…ho una leggera sensazione di presa per i fondelli (uso un termine gentile)

  4. Marco Aurelio | 3 Luglio 2024 at 15:50 | Rispondi

    La problematica maggiore, e conseguentemente l’aumento dei biglietti, sono le corse con pochi passeggeri che a volte si contano sulle dita di una sola mano.
    A chi, e a che serve far viaggiare un pullman di 50 posti con soli 6 passeggeri a corsa su e giù per paesi ormai spopolati e abitati per il 70% da persone anziane, che si spostano molto poco… e molti di loro in attesa solo dell’ultima “ corsa “.
    A proposito delle corse da Roma via autostrada della TUA, con cambio ad Avezzano per Sulmona, da Avezzano a Sulmona viaggiano tutte con 3/4 passeggeri a corsa, a volte con uno solo.
    Diversamente dalla corsa di Pontobus Roma-Pescara, con partenza alle 20:05 da Tiburtina, e fermata al parcheggio del casello autostradale alle porte di Pratola Peligna, che di passeggeri Peligni ne trasporta a decine.
    E su rotaia l’ultima corsa per Pescara che transita per Sulmona parte da Tiburtina alle 18:47, poi il nulla.
    Sono sbagliati gli orari delle corse… o la cosa è voluta?
    Comunque un grazie a Prontobus… per il servizio efficiente e puntuale.
    A proposito una tagliata all’erba e arbusti tutt’intorno al parcheggio gliela vogliamo dare o NO?
    E magari il posizionamento di una degna e capiente pensilina per ripararsi dalle intemperie?
    E delle strisce per un parcheggio più ordinato e con un’illuminazione migliore?
    C’è una perdita di acqua da una presa-idrante, da mesi ormai e che nessuno sistema, sta raggiungendo la strada principale, rappresenta un pericolo e potrebbe causare incidenti.
    Ecco, magari gli “ Eletti “ di questa Valle, potrebbero cominciare da qui.. per poi ridiscutere e migliorare gli orari delle corse per i lavoratori pendolari Peligni, che spesso guadagnano appena il 10% di 13.000 euro… e sono costretti a viaggiare o in alternativa dormire sotto i ponti.

  5. Promesse elettorali | 3 Luglio 2024 at 16:42 | Rispondi

    Aspettiamo riscontri.

  6. francesco.valentini1935 | 3 Luglio 2024 at 20:04 | Rispondi

    Aumento delle tariffe autotrasporti in questa Italia che pretende di essere guida d’Europ. Guardiamo in campo locale in cui da anni gli autobus girano a vuoto o con un solo passeggero a bordo.La spiegazione e’ facile:le corse tolte dal Centro Urbano servivano una utenza che ha punti di ritrovo in citta’ (circoli,cinema,eserczi commerciali) ,non piu’ raggiungibili:per non parlare dello Scalo Ferroviario:basta provare a prendere un bus con le attuali fermate e con il carico della valigia: e mi si viene a parlare di aumento tariffe:i bilanci,se qualcuno li legge,si pareggiano “migliorando” i servizi spalmandoli alle esigenze:non vale il discorso della salubrita’ dell’aria:e’ migliorata da quando sono spariti gli autobus?Ai posteri…

  7. Peccato che per offrire un servizio a perdere percepiscano i fondi del tpl …
    Il trasporto è un servzio pubblico essenziale che non dovrebbe rispondere a logiche di mercato. Dovrebbero saperlo anche le neo consigliere se solo si occupassero dei cittadini e non perdessero tempo a intestarsi vittorie comunali a casaccio

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