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“Costruiamo insieme un presidio delle cittadine e dei cittadini a Case Pente per ribadire attivamente la contrarietà del nostro territorio al progetto di mega-gasdotto e centrale di compressione Snam in Valle Peligna e in altre regioni d’Italia, torniamo a darci appuntamento sui terreni interessati dal progetto per una giornata di lotta e convivialità”. È questo l’appello per l’ambiente e in difesa del territorio che i collettivi Altrementi e studentesco, insieme al coordinamento No Hub del Gas, lancia in concomitanza con il terzo sciopero globale per il clima.
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L’iniziativa “vuole essere un’occasione per informarci, aggiornarci, riflettere insieme e impegnarci attivamente rispetto alla questione della mega opera inutile e dannosa che Snam vuole imporci.
Nell’ottica degli interessi economici speculativi della Snam, la Valle Peligna, con la realizzazione del mega-gasdotto di trasporto di gas metano Rete Adriatica e della relativa centrale di compressione e spinta, rappresenterebbe uno snodo cruciale all’interno del più ampio progetto di ridurre l’Italia in un hub europeo di importazione ed esportazione – e quindi in una gigantesca servitù di trasporto e stoccaggio – di gas metano”.
Un’opera inutile e che non serve a soddisfare il fabbisogno italiano di gas. “Profitti giganteschi verrebbero intascati da Snam e da altri grandi gruppi di interessi legati alle fonti fossili e agli idrocarburi, senza alcun beneficio per i cittadini e i territori interessati, sui quali vengono scaricati tutti gli ingenti costi sociali, economici e ambientali, i rischi, i danni alla salute” si legge ancora nella nota.
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“Per queste ed altre ragioni, invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a partecipare all’iniziativa prevista per sabato 28 e a tutte quelle che seguiranno, in difesa della vita, della democrazia (ampiamente calpestata) e della giustizia sociale nel territorio e sul pianeta che abitiamo. Se non siamo noi a batterci per impedire che mega progetti di economia speculativa e predatoria continuino ad essere imposti sulle nostre teste, nessuno lo farà al posto nostro! Contro il nulla cha avanza, uniti siamo tutto!” è l’appello.
Oggi, intanto, un fiume di ragazzi sono scesi in piazza per il loro futuro.
S. P.
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