Sistemare ed attivare il reparto penitenziario dell’ospedale di Pescara: è questo l’appello del vice segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria, Mauro Nardella. Una richiesta sottoposta al presidente Marco Marsilio e al neo provveditore dell’amministrazione penitenziaria, Giacinto Siciliano, affinché venga utilizzato “uno dei reparti tra i più assortiti e sicuri d’Italia”, attualmente in stato di completo abbandono.
“Si preferisce, in sostanza e con le debite eccezioni, ricoverare i detenuti nelle corsie dei vari reparti piuttosto che all’interno di una più idonea struttura corredata della giusta logistica” affermano dal sindacato ricordando che “rimettere in funzione il reparto dell’ospedale pescarese produrrebbe significativi e positivi risultati”. Soprattutto in termini economici dal momento che, come sottolinea Nardella “si concentrerebbe in un solo posto la totalità dei dispendiosi ricoveri di detenuti prodotti nelle varie sedi della Regione”. Con la conseguente razionalizzazione delle risorse umane poiché, aggiunge il vice segretario generale, è meglio “concentrare in un unico reparto l’intero lavoro legato ai ricoveri dei detenuti piuttosto che ricoverare un detenuto in un singolo letto di un reparto dove occorrerebbe molto più personale di polizia penitenziaria oltre che medico e paramedico”.
Una proposta, quella di riattivare il reparto penitenziario dell’ospedale pescarese che, conclude Mauro Nardella “in un periodo dove campeggia la necessità di dover risparmiare merita di essere seriamente presa in considerazione” .
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