Attacco hacker, in rete i dati dei bambini. Il centrosinistra chiede la testa del manager

Mentre nel dark web vengono elencati i nomi e i dati dei bambini con problemi di apprendimento della Asl 1, il centrosinistra reagisce al silenzio istituzionale del presidente Marsilio e del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a capo del comitato ristretto dei sindaci, con una campagna che chiede e pretende iniziative sulla gravissima situazione che si è venuta a creare dopo l’attacco hacker alla rete dell’azienda sanitaria.

#troppogravextacere e @biondiemarsilioparlatecidellaasl1 le due hashtag che i principali esponenti del centrosinistra regionale hanno lanciato in queste ore sui social, pretendendo iniziative, più responsabilità e, soprattutto, un ripulisti nell’azienda a partire dalla testa del manager Ferdinando Romano.

“Il territorio di una intera Provincia non ha più garantito il diritto alla salute. Bugie bugie solo bugie. Una popolazione di 300.000 persone trattate come idioti. Da giorni giocano con noi ed a giocare non sono solo i criminali informatici, ma anche Marsilio e Biondi che hanno preferito riempire la scena con il Giro d’Italia in questi giorni ostentando una esagerata gioia e felicità – scrive Stefania Pezzopane -. Dovrebbero invece, Biondi e Marsilio, quanto meno ricordarsi le ragioni per cui hanno cacciato il manager Testa, per interrogarsi se oggi non ci siamo ragioni ben più profonde per fare piazza pulita e per interrogarsi sull’operato del manager Ferdinando Romano. Nel tentativo costante di una distrazione di massa e continuando a dare l’idea rassicurante di chi insegue il futile, perché l’utile è troppo complicato per lui. Serve un gesto di orgoglio, di riscatto, di dignità, tutte le forze politiche e sociali devono rigettare questa ignobile situazione e pretendere una soluzione ed una ripresa immediata dei servizi al cittadino. È consapevole la regione che se parte una class action sarà travolta? La Regione prenda decisioni chiare, faccia l’investimento necessario, subito, costi quel che costi, sicuramente costerà meno di quanto spendono e spandono Biondi e Marsilio per la loro quotidiana campagna di comunicazione e propaganda”. 

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