Avrà quindi giorni di tempo la Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila per comunicare alle persone coinvolte dall’attacco hacker dello scorso maggio la violazione dei propri dati personali. A darne notizia è il Garante della Privacy cha ha bocciato l’operato dell’azienda sanitaria locale. “Ne deriva possibile pregiudizio ai medesimi che non sono stati finora informati – prosegue il Garante – considerati i possibili rischi di discriminazione, disagio psicologico, umiliazione, danni alla reputazione o altri danni materiali o immateriali derivanti dalla compromissione della riservatezza dei dati personali”.
Parla di responsabilità nette della giunta Marsilio e della Asl1 il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele. “In tutto questo tempo la Asl1, guidata da Ferdinando Romano, non ha mai comunicato ai diretti interessati quali sono stati i dati sensibili esfiltrati – commenta Fedele -. Dobbiamo dedurre o che non ne sono affatto a conoscenza, e il che sarebbe grave, oppure che, pur sapendolo, hanno deliberatamente scelto di non comunicarli, e questo scenario è tanto grave quanto inquietante.”
“Le uniche comunicazioni ufficiali della Asl1 sono state esclusivamente mirate a difendere il proprio operato, per tentare di zittire la stampa e per chiedere ai cittadini di non accedere nel dark web al fine di cercare informazioni sul proprio conto – prosegue Fedele – in poche parole ha avocato a sé pieni poteri per fronteggiare le conseguenze dell’attacco informatico, ma le continue pressioni dell’opinione pubblica hanno messo a nudo la verità che da un mese e mezzo denuncio: l’azienda non informa i suoi utenti su quale fine abbiano fatto i loro dati personali e li tiene all’oscuro. Tutti esigiamo che il Direttore Romano fornisca pubbliche spiegazioni sull’accaduto, su come si sta agendo per ripristinare una situazione di normalità e, soprattutto, quali azioni sono state intraprese per restituire ai cittadini i propri dati sensibili. E invece, anche oggi che aveva la possibilità di dialogare con chi chiedeva pacificamente un confronto, ha preferito defilarsi e scappare. Un’arroganza inaccettabile, soprattutto se pensiamo che sono stati rubati 522 GB di file, pari a circa 1,5/ 2 milioni di pagine e documenti, eppure non hanno fatto altro che attaccare chi, come il sottoscritto, è sceso dalla parte della gente comune per chiedere che venisse difeso il loro diritto alla privacy”.
Le parole di Fedele provengono direttamente dalla manifestazione di protesta svoltasi questa mattina all’Aquila, di fronte la sede della Direzione generale della Asl1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila, con la quale cittadini, sindacati e rappresentanti del mondo medico sanitario hanno protestato contro il caos che regna nella sanità della provincia dell’Aquila, stremata da liste d’attesa infinite, carenza di personale, esternalizzazione dei servizi e prenotazioni a visite specialistiche che superano l’anno di attesa. Alla manifestazione hanno preso parte oltre 500 persone provenienti dall’intera provincia.
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