Assunzioni Cogesa, parlano i precari

Questa volta a scrivere sono i lavoratori precari del Cogesa, quei 13 in tutto che tra dicembre e maggio, a scadenza della quarta proroga, andranno a casa “dopo anni di lavoro”. Si rivolgono al presidente Vincenzo Margiotta, ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, ed infine ai sindaci soci: “Abbiamo appreso che sono stati indetti dei bandi per assumere personale, tra questi ce n’è uno in particolare (operatore ecologico patente b) la cui graduatoria è ancora in vigore e scadrà il 10/05/2019. Molti di noi- spiegano Marco Presutti, Danilo Di Nardo e Andrea Matricciani- sono entrati come lavoratori stagionali, nei periodi di maggiore lavoro per la Società, e poi sono rimasti per anni, attraverso questa graduatoria, e avendo lasciato precedenti lavori per una maggiore stabilità”.

Una stabilità che non sarà tale “se non saremo assunti non potremo continuare a lavorare per Cogesa S.P.A.- proseguono-. Da chiarire che contro i nuovi bandi noi non abbiamo nulla, dal momento che le nuove norme impongono a Cogesa di rifare le graduatorie ormai scadute, da cui attingere personale a seconda delle esigenze”. Un passaggio “necessario”, “ma noi chiediamo che si prenda in considerazione la nostra posizione e si attui il previsionale approvato. Dunque, chiediamo che quanto fatto finora da noi ci venga riconosciuto”.
Chiedono, dunque, “di procedere alle assunzioni a tempo indeterminato, come previsto nel piano assunzione o piano industriale redatto quest’anno dalla medesima azienda, senza perdere tempo su altre inutili cose. Siamo pronti a far valere i nostri diritti in ogni sede” concludono.

L’amministratore unico e i sindaci si sono trovati in contrasto proprio sul piano assunzioni approvato in sede di controllo analogo, secondo gli amministratori con un verbale difforme rispetto a quanto discusso. Margiotta, quindi, si è rivolto alla procura.

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