Questa volta a chiedere chiarezza e un incontro urgente sul piano di assunzioni Cogesa sono i sindacati Fp Cgil, Uil Traporti e Fit Cisl. Il battibecco tra sindaci, che hanno chiesto la rettifica del verbale, e presidente Margiotta, con tanto di coinvolgimento della procura di Sulmona, non ha lasciato indifferenti le organizzazioni dei lavoratori che puntualizzano: “La ricerca di una o più figure professionali necessarie a garantire il servizio erogato- spiegano Pasqualone, Coletti, Cipriani e Curcio- si configura preventivamente attraverso l’elaborazione di un Piano Industriale atto a definire progettualità aziendale e obiettivi da raggiungere. A nessuno sfugge che Il Piano Industriale – tra l’altro mai illustrato e né tantomeno consegnato alle OO.SS. – è tradurre sul territorio la cosiddetta mission aziendale delineata nel Contratto di Servizio stipulato con i comuni soci”.
Insomma è solo analizzando questi “elementi” che si può arrivare ad organizzare il lavoro all’interno della partecipata secondo i sindacalisti “nonché- aggiungono- attraverso la preventiva verifica delle coperture economiche”. Sono questi gli unici modi, dunque, per capire quali professionisti sono necessari e far ottenere loro “un contratto a tempo indeterminato, col giusto livello di inquadramento, con la giusta ed esclusiva posizione all’interno dell’Organigramma Aziendale”.
Le modalità messe in atto dal Cogesa, attraverso una graduatoria, secondo i sindacati è senza rassicurazioni esplicite, “potrebbe generare al lavoratore soltanto aspettative di stabilizzazione che, qualora non si dovessero concretizzare, potrebbero esporre l’azienda ad eventuali contenziosi” aggiungono. Possibilità quest’ultima che bisognerebbe prevenire in virtù della partecipazione pubblica di Cogesa. Una logica che, concludono i sindacati, dovrebbe essere alla base del rapporto lavorativo. A proposito gli stessi sono ancora in attesa, dal 31 ottobre scorso, di una risposta circa l’erogazione dei buoni pasto per i lavoratori che svolgono il rientro pomeridiano e chiedono.
la questione è molto torbida, poca trasparenza e puzza di immondizia….da far chiarezza anche per rispetto dei cittadini che pagano tutta la baracca.