Sei mesi più tre (quelli del post voto) e la carica dei mille aspiranti dipendenti del Cogesa torna a sperare. L’amministratore unico Vincenzo Margiotta ha infatti firmato la delibera con la quale sono stati riattivati i bandi per i quattordici profili professionali esperiti, tra polemiche politiche e code giudiziarie, lo scorso anno.
Bandi che vennero sospesi la prima volta dopo il voto delle regionali (e solo dopo) e poi quando vennero recapitati gli avvisi di garanzia all’assessore alle Partecipate del Comune di Sulmona, Stefano Mariani, e alla dipendente che stilò il famoso verbale ritenuto “falso” dai sindaci del controllo analogo, dalla cui denuncia partì l’inchiesta.
Margiotta, anche lui indagato, ma in un altro filone d’inchiesta su Cogesa, aveva reiterato la sospensione per due volte e per sei mesi, sostenendo di voler attendere la fine dell’inchiesta. Ora, però, nonostante non risulta che le indagini siano concluse, ha deciso di rimettere in moto la procedura: “Perché – sostiene – se i bandi non fossero ripartiti, sarebbero decaduti”, con tutto ciò che questo avrebbe comportato anche in termini risarcitori, visto che per partecipare al concorso gli oltre mille iscritti hanno dovuto versare 20 euro ciascuno.
I profili per i quali si compete, al fine di fare una graduatoria a cui attingere in caso di bisogno, sono quattordici e delle più disparate tipologie: ingegneri, tecnici, amministrativi, operai, autisti e operatori ecologici. Un fiume di candidati di nuovo in corsa.
Si riattivano i bandi in previsione delle prossime elezioni comunali 2020
Io vd al nuovo gdo k stanno aprendo alla zona industriale