Assuntore da ricreazione

Giudice- Lei è stato trovato dagli agenti in possesso di una pianta di mariuana e quindi è accusato di coltivazione illegale. Come si dichiara?

Accusato- Coltivatore?

G- Non faccia lo spiritoso. Rischia otto mesi di reclusione, lo sa questo?

A- Ma veramente, sapevo che la legge prevede l’uso terapeutico della cannabis

G- Si, può assumerla se ha la prescrizione del suo medico.

A- Eccola.

G- Cosa?

A- La ricetta del medico

G- La metta via. La ricetta è per assumerla, non per coltivarla.

A- Si, ma per assumerla devo procurarmela.

G- Vada in farmacia e la compri.

A- Si, lo so, ma ne faccio una questione matematica.  In farmacia, ammesso che ne trovi che la vendono, mi costa 12 euro al grammo, tanto quanto dal pusher, mentre se compro un seme a 30 euro, anche selezionato, ne ho per mesi. Per me e per il mio amico, anche lui con la ricetta, fanno 15 a pianta.

G- Ah, mi sta dichiarando non solo che la coltiva ma anche che la spaccia?

A- Beh no, con il mio amico ci siamo smezzati il costo del seme, terra e concime, la curiamo insieme, secchiamo i fiori e ci smezziamo il raccolto. L’abbiamo fatto anche con il basilico, è un delitto?

G- Dove si è procurato i semi?

A- Ne ho comprato uno in un negozio sull’Ostiense, femmina e selezionato. Il basilico in omaggio. E’ illegale pure il negozio?

G- No, vendere e acquistare il seme è permesso

A- Allora se il seme è legale, la terra e il concime certo pure, e fumarla addirittura terapeutico, quando scatta il delitto, col germoglio?
G- Poco spirito, vorrebbe far sembrare illogico e confuso quanto invece è chiarissimo.
Un agricoltore può coltivare la canapa, anche in modo industriale, ma per altri usi e con un basso tasso di THC, la sostanza stupefacente che se ne ricava e che mette a rischio la salute pubblica.
Contestualmente un’altra legge dice che lo stesso soggetto può assumere THC se il medico glielo prescrive ma deve acquistarlo con ricetta in farmacia, che a sua volta viene rifornita da aziende autorizzate alla coltivazione per uso medico.

Non può coltivarsi la piantina a casa sua, sebbene ci siano state sentenze che ne ammettono la fornitura personale, laddove non ne sia dimostrato lo spaccio. E questo non perché non possa assumerne ma perché non può coltivarla e punto. Chi garantirebbe altrimenti che ne abbia davvero necessità curativa o che non la ceda a terzi magari lucrandoci? Chiaro no?
A- Non so, provo a riassumere. La mariuana fa bene alla salute ma non si deve spargere la notizia sennò si rischia un droga party globale. La possono coltivare le aziende autorizzate per venderla alle farmacie ma non un singolo individuo dal pollice verde. Anzi, forse si, dipende se non ci si sballa, cioè il vegetale sia geneticamente modificato per avere poco THC, ovvero proprio il principio attivo della pianta che il medico prescrive per la cura.

La pianta non si può smezzare con un amico che significherebbe spaccio, ovvero sostituirsi alla farmacia. Potrebbe finire nelle mani di chi non ne ha un bisogno curativo certificato e quindi la usa con altre intenzioni.
G- Vede, assuntore, che se si applica le diventa tutto lampante?
A- Si, ma allora il delitto sta nell’uso ricreativo. Voglio dire se è proibito farsi una canna per farsi una risata da solo o ancor peggio in compagnia senza avere l’haltzemeier o l’ansia compulsiva, non è la pianta ad essere colpevole ma la ricreazione che se ne vorrebbe fare. Giusto?
G- Lei mi sembra sotto effetto di cannabis, non è che si presenta in tribunale fumato?

A- beh, tre tiri la mattina appena sveglio, come dice la ricetta

G- E va bene. Diamo per buona questa sua personale interpretazione della legge, dove vuole arrivare?

A-che è illecita la ricreazione, non l’uso o la pianta.

G- Ci mancherebbe che fosse illegale un vegetale. E poi dimentica lo spaccio.
A- E ci arrivo. Rischio per rischio, carcere per carcere, lei giudice non ci alzerebbe la paghetta del week end vendendo quei quattro ciuffi agli amici?

G- Signor Assuntore, lei gioca con il fuoco, questo è un tribunale dello stato oberato da questioni ben più serie e gravi. (E non dica appunto!) Non sta a me fare le leggi, risponderle né convincerla, ma solo verificare se ci sia stato rischio per la salute pubblica, spaccio e intento di lucro.
E io la rinvio a giudizio perché ha confessato, deciderà la corte. Ma stia tranquillo, seppure non tenessero conto delle sentenze e fosse condannato, da incensurato potrá ripulire la sua fedina penale rieducandosi in un istituto con un annetto di servizio civile alternativo. Uno psicologo la sosterrà nei momenti di assunzione nel sert.

 

A-Ma io già faccio tutto senza condanna.
G-Meglio. Saprà essere utile il doppio. Buona fortuna per tutto. Avanti il prossimo.

Solo una cosa…la piantina di mio figlio per usi non ricreativi e con THC allo 0,2% sul terrazzo non ha ancora germogliato. Io gli ho detto di tenerla al sole ma lui si incaponisce a metterla all’ombra e innaffiarla un giorno sì e uno no. Ho ragione io?
A-Certo. Lei ha sempre ragione, è la Giustizia.

 

Antonio Pizzola

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