Da Sulmona a Norcia i sindaci sono tutti invitati, compresa la dimissionaria Annamaria Casini, all’assemblea pubblica che si svolgerà l’8 gennaio, alle ore 17.30, a Paganica, presso il centro civico comunale. Un incontro convocato da Fernando Galletti, presidente dell’amministrazione separata dei Beni di Uso Civico di Paganica e San Gregorio. Al centro dell’assemblea, di protesta, c’è la questione Snam alla luce del via libera sulla centrale di compressione a spinta di Case Pente.
“Inutili le rassicurazioni che arrivano dai vertici della Snam – denuncia Galletti –. Non dimentichiamo cosa è accaduto a Paganica il 7 aprile del 2009 quando, a causa del sisma, un piccolo gasdotto di appena 16 centimetri è esploso provocando una voragine di venti metri quadrati e diversi crolli compreso quello di una parete dell’acquedotto, l’abbondante acqua fuoriuscita ha dissestato una collina intera”. Una realtà lontana anche dalle rassicurazioni fornite dalla Snam, nel corso di una nota in cui si è detta disposta a dialogare con le comunità locali. “Ricordiamo- prosegue Galletti-l’esplosione del gasdotto di Mutignano, nel teramano, che provocò otto feriti, per non parlare della grave esplosione avvenuta di recente in un gasdotto austriaco che ha provocato un morto e 21 feriti gravi.”
“Abbiamo paura – afferma il presidente Asbuc – come è possibile che un gasdotto con una servitù di 40 metri possa passare dentro una faglia sismica sulla quale è stata impedita anche la ricostruzione delle case crollate dopo il terremoto del 2009? Il tracciato, oltre alla centrale di compressione prevista a Sulmona, attraverserebbe per circa 20 chilometri il territorio aquilano. Inaccettabile” conclude il presidente che annuncia una forte opposizione all’opera.
S.P.
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