Nevicano fiocchi congelati e prenotazioni sul Centro Abruzzo in vista dell’ultima notte dell’anno. Lo spiegano bene i numeri, bassi per quanto riguarda gli alloggi ancora disponibili, e altissimi per quelle poche stanze da poter prenotare. A Roccaraso, con le piste da sci prese d’assalto, non c’è posto per alloggiare nella sera di San Silvestro. L’ultima stanza rimasta al di là del Piano delle Cinque miglia tocca (sulla piattaforma Booking) i 1.500 euro per una notte, a un chilometro dagli impianti di risalita, sul territorio comunale di Pescocostanzo. E non fanno spavento i rincari degli skipass, passati dai 56 euro giornalieri ai 58 odierni. Tariffa applicata fino al prossimo 12 gennaio per gli adulti. Qualche monetina la risparmiano i più piccoli e i “senior”, che per altre due settimane potranno godersi i cento chilometri delle piste sciistiche del Centro Abruzzo a 52 euro.
Ma la voglia di tornare a veleggiare sulle montagne altosangrine è più grande degli aumenti. Specie dopo un’annata come quella appena trascorsa, dove le precipitazioni nevose sono state tutto fuorché generose dalle parti dell’Aremogna, con i gestori “costretti” a sparare neve artificiale per l’intera stagione. E che la passione non si sia spenta lo mostrano e dimostrano le file di automobili in uscita ieri sera dall’Aremogna. Chilometri di fari rossi, serpeggiano tra la coltre bianca formando lingue di fuoco alla vista.
Sold-out anche nella vicina Castel di Sangro, con il capodanno in piazza Plebiscito. Case vacanza e hotel colmi di turisti. Per dare un’idea, la stanza libera più “vicina” al capoluogo altosangrino si trova a Barrea, a ventiquattro chilometri di distanza.
Si contano sulle dita di una mano le stanze disponibili a Sulmona, dove i gelidi venti dei Balcani hanno portato temperature basse e molti visitatori. Il prezzo medio delle ultime camere rimaste è di centoventi euro a notte a persona, con le prenotazioni last minute ormai prossime e il tutto esaurito dietro l’angolo.
Non sarà un problema accogliere i turisti in quel di Campo di Giove, nonostante gli oltre due metri di neve caduti dal cielo tra la vigilia di Natale e Santo Stefano. La corsa contro il tempo per rendere il borgo accessibile ha fatto scendere in pista quattro camion e tre ruspe, che da giorni sono al lavoro per liberare il paese, ostaggio del gelo. Aperti i parcheggi e risolti i problemi legati alla viabilità sulla Provinciale che collega Campo di Giove con Cansano. La normalità è tornata in paese, come spiega il sindaco Michele Di Gesualdo. Mercatini di Natale riaperti e Bed and Breakfast a pieno regime per i visitatori. Insomma, l’emergenza è finita, tant’è che oggi il primo cittadino chiuderà il COC, aperto lo scorso 22 dicembre. Dall’orizzonte imbiancato, ieri, è arrivata anche la Transiberiana d’Abruzzo, nome che rende più che giustizia con una cornice da steppa russa attorno ai binari ghiacciati.
Sì sì…
E i cambiamenti climatici, riscaldamento globale, ecc. ecc.???