Fabrizio Di Stefano ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a presidente della Regione Abruzzo e lo farà supportato da un gruppo di lista civiche riunite sotto il cartello Civiche per l’Abruzzo. “Il mio impegno politico a diventare Presidente dell’Abruzzo è un percorso al quale lavoro con impegno e trasparenza ormai da moltissimo tempo – ha esordito Di Stefano – nella convinzione di poter contribuire alla rinascita della nostra regione. Da troppi mesi ormai il dibattito politico sulle sorti dell’Abruzzo è relegato solo alla scelta di un nome, per una casella ‘da riempire’, ma credo che l’Abruzzo meriti senz’altro di più e di meglio”.
Nella spartizione nazionale delle candidature, l’Abruzzo è toccato al partito minore della coalizione di centrodestra, Fratelli d’Italia, ma il raggruppamento della “fiamma” si è fatto trovare impreparato non sapendo chi designare nel ruolo e dopo oltre un mese di tira e molla, i nomi sul tavolo della Meloni sono ancora tre: il coordinatore regionale Giandonato Morra, il senatore Marco Marsilio e il cardiochirurgo Massimiliano Foschi. Sui tre in vantaggio sembra essere Marsilio, ma c’è da capire cosa deciderà di fare Fratelli d’Italia, perché le forze rischiano di disperdersi fra due candidati nel centrodestra.
Di Stefano lavora alacremente da mesi alla sua candidatura e il suo nome circola da parecchio tempo come possibile candidato, ma essendo stata la scelta delegata a Roma le sue speranze si sono fatte via via sempre più flebili ed ha, visto l’immobilismo del centrodestra, deciso di lanciare la sua corsa in solitaria lasciando però aperta una finestra, al momento del tutto irrealistica: quella delle primarie di coalizione.
Ha dichiarato ancora Di Stefano in conferenza stampa stamane: “Poco o nulla viene detto e discusso sulla idea di Abruzzo che si intende costruire nell’immediato futuro, sui programmi, sulle scelte concrete di governo da mettere in campo attraverso persone e idee, torno a ribadire che la vera sfida non è solo vincere nelle urne il 10 febbraio, bensì essere in grado dal giorno dopo di agire e saper governare per risollevare l’Abruzzo dal baratro in cui la nostra regione è precipitata; e occorre farlo con sguardo al futuro, senza attardarsi sui giudizi circa le responsabilità e le incapacità del passato”.
“Il tutto – ha proseguito Di Stefano – sostenuto dall’effervescente esperienza del Civismo, un valore aggiunto da affiancare ai partiti tradizionali, per recuperare il rapporto perduto tra elettori e politica, con bravissimi sindaci – i quali sono coloro che più conoscono quanto sia importante il dialogo fra loro e la Regione e le difficoltà di ascolto e realizzazione che hanno dovuto subire fino a oggi – e amministratori locali che hanno esperienza e capacità insieme a persone che per la prima volta hanno deciso di impegnarsi in politica dopo aver dimostrato eccellenti doti di realizzazione nei loro ambiti personali e professionali. Costoro, per inciso, saranno i componenti delle numerose liste che saranno presenti alle elezioni regionali a sostegno del progetto sin qui delineato”.
Savino Monterisi
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