Un anno senza alcun esponente della Asl 1 seduto al tavolo sindacale, nonostante carenze e crisi che affliggono la sanità provinciale. La denuncia arriva da Anthony Pasqualone, di FP CGIL L’AQUILA, attraverso una dura nota stampa diramata nel tardo pomeriggio.
Un’assenza nel confronto sindacale che si ripercuote sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini della provincia dell’Aquila.
Tante le tematiche da affrontare, a detta di Pasqualone: dalla mancata attribuzione delle Progressioni Economiche relative al 2022, alla mancata contrattazione dei differenziali economici del 2023. E poi il mancato pagamento della produttività individuale e collettiva; la mancata elaborazione di un regolamento sulla mobilità interna del personale e il mancato confronto sul fabbisogno del personale estremamente carente.
Ci sarebbe, inoltre, la mancata attribuzione, da oltre un anno, dei buoni pasto a tutto il personale avente diritto.
“In questo caso – spiega Pasqualone – vengono ciclicamente prodotte delle caotiche circolari interne che continuano a disattendere quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione, di contro, al personale, viene comunicato che i buoni pasto verranno erogati esclusivamente a coloro che si tratterranno a lavorare in pausa (NB. Non è un errore di scrittura, viene effettivamente comunicato questo) per mezz’ora in più rispetto al proprio turno di lavoro, appunto, a titolo di pausa”.
“A tutto ciò – aggiunge – possiamo aggiungere anche il tema delle internalizzazioni annunciato giorni fa dal Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi in qualità di Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, Organismo istituzionale che, alla stessa stregua della Direzione generale della ASL, è latitante da anni in quanto non ha mai risposto alle innumerevoli richieste di incontro di tutte le Organizzazioni Sindacali per affrontare i tantissimi problemi della Sanità Pubblica della Provincia dell’Aquila”.
La Asl1 sarebbe “sfuggita” anche l’impegno, affidato dall’Assessora Regionale Nicoletta Verì durante una conferenza della Capigruppo Regionale, ad avviare un confronto con i sindacati, prima di procedere all’internalizzazione dei servizi in appalto.
“Anche in questo caso – conclude Pasqualone -, ahi noi, non c’è stato nessun confronto nonostante le ripetute richieste effettuate da più sigle sindacali. Avremmo potuto rivolgerci a “Chi l’ha Visto”, ma abbiamo preferito denunciare pubblicamente qual è l’atteggiamento di questa Direzione Generale, non tanto verso le Organizzazioni Sindacali, ma soprattutto verso le lavoratrici, i lavoratori, verso le cittadine e i cittadini della nostra Provincia”.
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