C’è il contratto firmato, la delibera approvata e gli affitti che cominceranno a maturare da questo mese: ai nuovi uffici della Asl, in quella che viene chiamata la palazzina Rubeo, mancano però il piazzale e il parcheggio. Il Comune non li ha ultimati, come pure avrebbe dovuto fare già da quasi un anno, almeno a quanto riporta la cartellonistica del cantiere che resta ancora aperto (ma con nessuno dentro).
E così quando il trasferimento sarà fatto, si prevede a breve (se non si vuole incorrere nella Corte dei Conti) anche se una data la Asl non l’ha fornita, gli utenti dovranno entrare probabilmente da una porticina secondaria in condivisione sul retro, utilizzare i parcheggi a pagamento, sempre che riescano ad attraversare l’imbuto stradale di accesso, anche questo sottoposto a cantiere, in scadenza, però, si legge, a metà gennaio.
Sempre meglio che recarsi nella struttura dei Comboniani di via Gorizia, dove oltre ai parcheggi, mancano proprio gli spazi. Nella palazzina Rubeo andranno infatti il servizio di consultorio familiare (oggi ai Comboniani) e quello del distretto sanitario di base (attualmente ubicato nella piccola “depandance” dell’ospedale). Non ci sarà invece il Cup come era stato ipotizzato, perchè il piano terra (necessario a questo servizio) è stato già affittato ai privati e non ci saranno gli ambulatori che pure sono indicati nella delibera, ma che andranno nel nuovo ospedale che dovrebbe aprire i battenti il 4 dicembre (anche se al trasferimento vero e proprio ci vorrà qualche mese in più).
I nuovi uffici sono stati affittati dalla Asl con quattro contratti ripartiti per altrettante società che fanno parte dell’Ati che ha rilevato la palazzina: quasi mille metri quadrati per un costo di circa 80mila euro l’anno, suddivisi su due piani di un’ala dell’edificio. E’ probabile, e sono in corso trattative, che anche l’altra ala sarà affittata dalla Asl che ha necessità di riorganizzare un po’ tutta la logistica sparsa per Sulmona. L’obiettivo è quello di chiudere l’edificio dei Comboniani (di proprietà della Curia) che presenta gravi carenze sulla sicurezza e l’accessibilità e dove sono attualmente dislocati importanti servizi come la prevenzione e la medicina del lavoro. Da dismettere sono poi i locali della palazzina De Chellis (dove si trova il Cup), anche se per una nuova sede del centro di prenotazione bisognerà attendere probabilmente la demolizione dell’ala vecchia dell’ospedale e la costruzione al suo posto di una palazzina dedicata.
Nei giorni scorsi, poi, sono stati fatti sopralluoghi sull’area adiacente alla palazzina stessa dove dovrà essere realizzata la pista di atterraggio per gli elicotteri, visto che quella attuale, come già documentato dal Germe (guarda il video -L’eliporto di Sulmona- nella sezione “de visu”), è a dir poco inaccessibile, oltre che molto distante dall’ospedale.
Con l’apertura degli uffici il polo sanitario comincerà a prendere forma, in attesa ovviamente dell’apertura del nuovo ospedale dove il trasferimento effettivo di pazienti e servizi sarà fatto, si spera, nel corso del 2019: il 4 dicembre prossimo, infatti, si taglierà il nastro solo della riconsegna dei lavori.
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