Asl provinciale, svuotata la terapia intensiva. Testa pensa all’Aquila, e basta

Nella provincia dell’Aquila, la meno colpita in Abruzzo dal virus con soli 246 casi sui 3205 registrati fino a ieri, da settimane il numero dei contagi è zero salvo sporadiche eccezioni e da oggi, con il trasferimento dell’ultimo paziente ricoverato in terapia intensiva all’Aquila, la fase emergenziale della Asl provinciale può dirsi nei fatti superata. Almeno per il momento.
La struttura del G8, però, dice il manager Roberto Testa “non può e non deve essere chiusa.
La direzione aziendale, infatti, sta valutando con forza di utilizzare le 15 stanze della struttura per la cosiddetta area grigia – dice Testa -, cioè per quei pazienti che, giunti in pronto soccorso, devono restare in attesa di tampone prima di entrare nei reparti”. Richiesta che era stata fatta dai sindacati anche per l’ospedale Annunziata di Sulmona che, senza attendere lo svuotamento di reparti, avrebbe spazi a sufficienza per attrezzare un reparto grigio.


E’ evidente, però, che l’ospedale di Sulmona non è in cima ai pensieri del direttore generale che, al contrario, ha già provveduto, con incredibile solerzia, “a inviare all’assessorato alla Sanità la richiesta di autorizzazione di incremento del numero di posti letto della Terapia Intensiva Generale all’interno del San Salvatore, il cui progetto prevede di dedicare 4 posti letto a malati infettivi”.
“La guerra al Covid19 non è affatto finita – dice Testa – e ci vede impegnati tutti, uffici amministrativi, direzioni aziendali e reparti clinici, a costruire percorsi di garanzia per il futuro”. All’Aquila, certo. Sia ben inteso.

Commenta per primo! "Asl provinciale, svuotata la terapia intensiva. Testa pensa all’Aquila, e basta"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*