Asl, la FILCAMS denuncia: “Condizioni inaccettabili per dipendenti di CUP e call center”

Le lavoratrici e i lavoratori in appalto della ASL1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, assegnati al CUP e al call center, rischiano di vedere compromesso il loro diritto al lavoro. La denuncia arriva da Andrea Frasca e Alessandra Marchionni di FILCAMS CGIL.

“Condizioni lavorative non dignitose e inaccettabili, con gravi ripercussioni sul corretto funzionamento dei servizi”, questo è quanto riportato dal sindacato. Effetti negativi che si ripercuotono sull’utenza che, al momento, per effettuare una prenotazione, è costretta ad attendere, in media, due o tre ore in presenza, presso il CUP, e fino ad un’ora al telefono. E ciò in quanto mancano sia gli spazi all’uopo preposti, sia la strumentazione idonea.

“Più specificamente – scrivono i due sindacalisti – si evidenzia che, tanto per i lavoratori e le lavoratrici del CUP quanto per quelli impiegati presso il call center, non ci sono postazioni idonee e complete di sedie, cuffie, microfoni, toner per stampanti e connessione internet funzionanti. E ciò, nonostante l’hackeraggio subito dalla ASL1 nella primavera del 2023. Sarebbe, infatti, stato auspicabile, visto l’accaduto, che le postazioni dei lavoratori e delle lavoratrici del CUP e del call center venissero potenziate”.

Invece, ad oggi, i lavoratori e le lavoratrici del CUP e del call center non hanno nemmeno, nella maggior parte dei casi, il posto dove sedersi e, anche quando riescono a trovare una sedia che non sia rotta, la postazione di lavoro è piena di fili scoperti, la connessione internet non funziona come dovrebbe e, per avere dei microfoni funzionanti, hanno dovuto acquistarli di tasca propria. Senza contare che, per quanto riguarda i lavoratori e le lavoratrici del call center, non ci sono nemmeno gli spazi idonei dove operare. Ed infatti, gli stessi sono attualmente collocati all’interno dell’ospedale San Salvatore, tra il reparto di ginecologia e quello di ortopedia, con un unico bagno a disposizione e senza alcuna postazione già assegnata a disposizione.

“Tali condizioni di lavoro – prosegue la FILCAMS – causano forte disagio ed incertezza ai lavoratori e alle lavoratrici coinvolti e notevoli ritardi nell’adempimento delle prestazioni, danneggiando, quindi, anche l’utenza, costretta a file interminabili (anche all’aperto, data la spesso ingente affluenza) e ad attese estenuanti che contribuiscono ad esasperare gli animi e le già difficili circostanze. E ciò, nonostante, con il cambio appalto verificatosi all’inizio del mese di ottobre 2024, sembrassero essere stati finalmente messi a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici nuovi locali, in edifici siti in prossimità dell’ospedale. Questi locali, infatti, che parrebbero pronti all’uso da tempo, sono di fatto indisponibili perché privi dell’idonea strumentazione per i lavoratori e per le lavoratrici (quali, per esempio, computer, cuffie, microfoni, stampanti, toner, connessione internet)”.

“Serve rimettere al centro della discussione politica il lavoro stabile, sicuro e di qualità – conclude la nota – ed il buon andamento del sistema sanitario pubblico, attraverso la valorizzazione di tutto il personale che, negli ultimi anni, si è spinto oltre le proprie possibilità per sopperire alle innumerevoli carenze e per garantire il diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine”.

Commenta per primo! "Asl, la FILCAMS denuncia: “Condizioni inaccettabili per dipendenti di CUP e call center”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*