Niente corse in giardino e giochi all’aperto, per l’Isola Felice, l’asilo nido pubblico di Sulmona, arriva un altro rinvio, un’altra promessa non mantenuta, un altro disagio per famiglie e operatori.
La sede di via Badia chiusa l’estate scorsa per lavori che sarebbero dovuti durare al massimo tre mesi, infatti, non aprirà neanche a luglio come era stato garantito e, anzi, neanche ad agosto.
La stagione estiva, con i campi che richiedono necessariamente spazi aperti, rischiano di non potersi tenere, non in luoghi adeguati almeno.
I lavori di messa in sicurezza, così come quelli di rifinitura, in realtà, sono conclusi, ma per aprire la struttura manca ancora il certificato di prevenzione incendi. Ci vorrà ancora un mese e più, almeno, tant’è che ieri è arrivata la comunicazione ufficiale alla cooperativa Nos, che gestisce la struttura, dell’impossibilità di utilizzare per tutta l’estate la sede storica.
I sessanta bambini, insomma, devono attrezzarsi in altro modo.
La cooperativa sta valutando l’ipotesi di trasferirsi per l’estate nella sede dell’asilo di via L’Aquila dove, con la chiusura della scuola materna, potrebbero trovare posto una trentina di bambini. Ma il trasferimento è ovviamente legato al numero delle iscrizioni ai campi estivi, perché se dovessero confermare di voler partecipare più della metà degli ospiti dell’Isola Felice, non sarebbe possibile il trasferimento in via L’Aquila.
Un’altra opzione, ma difficile da attuare dati i tempi, potrebbe essere quella di attrezzare un parco giochi dietro la sede provvisoria del nucleo industriale, ma anche questa ipotesi non è così semplice da realizzare, perché richiede lavori di rifinitura, la realizzazione di una recinzione e la messa in sicurezza dell’area. Il tutto a dieci giorni dalla chiusura ufficiale dell’asilo.
Nulla si sa ancora, poi, della gara d’appalto per la gestione del servizio che il Comune aveva promesso di indire entro fine giugno. A settembre, così, è probabile che la gestione dell’asilo sarà affidata con l’ennesima proroga, sperando che almeno per quella data si riesca a far rientro in via Badia.
CHE VERGOGNA…..UN ALTRO FALLIMENTO