Artisti peligni tra ‘800 e ‘900. A Sulmona una retrospettiva inedita

“Far tornare visibili autori ed opere di valore che hanno dato un contribuito importante all’arte abruzzese e italiana”. Questo il senso della retrospettiva dedicata ad artisti sulmonesi e peligni tra ‘800 e ‘900 in programma dal 23 agosto alla rotonda di San Francesco della Scarpa a Sulmona.

Dove sarà possibile ammirare le opere di artisti molti dei quali pressoché dimenticati o la cui memoria è conservata da collezionisti privati che hanno garantito il proprio impegno nel trasmetterla ai posteri. Per non dimenticare l’eredità artistica di Vincenzo Alicandri, Giuseppe Bellei, Benito D’Alonzo, Raffaele D’Eramo, Panfilo Del Beato, Dario Di Benedetto, Leonida Di Benedetto, Camillo Giammarco, Giovanni Giammarco, Nino La Civita, Gaetano Pallozzi, Vittorio Petrucci, Italo Picini, Alfonso Rossetti, Ettore Tato’, Amedeo Tedeschi, Pasquale Tirone, Ennio Venzo, Giuseppe Avolio.

Curata da Giorgio Ottaviani e Francesca Ferzoco, la mostra è patrocinata dall’Associazione celestiniana di Sulmona che ringrazia il Comune di Sulmona per aver accolto l’idea e la Fondazione Carispaq per averla sostenuta oltre alle famiglie, collezionisti e privati che hanno messo a disposizione le opere.

Un’iniziativa importante in questo momento storico perché, come spiega il presidente dell’Associazione celestiniana Giulio Mastrogiuseppe “in una fase in cui la memoria umana è sostituita da quella virtuale e la profondità e l’osservazione della bellezza sono sostituite dal frenetico alternarsi di selfie, post e messaggi dal consumo immediato, godere con lentezza il frutto di talenti passati diventa un gesto esemplare”.

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