E’ stata, con il dovuto rispetto e precauzioni, l’attrazione principale dell’Alta Valle del Sagittario e in qualche modo anche d’Abruzzo per mesi, richiamando centinaia di fotografi, cineoperatori, curiosi e appassionati: l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli, hanno lasciato giovedì scorso la loro terra di nascita, Villalago, per trasferirsi in quella d’origine, ovvero nel centro marsicano di San Sebastiano, frazione di Bisegna nella Valle del Giovenco, da dove mamma orsa proviene.
Lo spostamento che era già stato monitorato dagli addetti del Parco nazionale d’Abruzzo, è stato documentato l’altra sera da un’albergatrice di Bisegna, Anna Vincenza Di Pietro, che ha ripreso la famigliola di plantigradi mentre passeggiava lungo le strade del paese (guarda video).
“Lasciateli liberi. Non sono giocattoli, non sono orsacchiotti da prendere in braccio. Il nostro paese è un rifugio” ha dichiarato oggi al Messaggero, in un articolo di Sonia Paglia, il sindaco di Bisegna Antonio Mercuri che, non a caso, ha emesso anche un’ordinanza nella quale si vieta di avvicinarsi più di 300 metri dagli esemplari, di illuminarli o di dargli da mangiare, tantomeno di sparare petardi per eventualmente farli allontanare.
Orsa Amarena si è trasferita infatti con i suoi cuccioli nel centro abitato per proteggere la sua famiglia dagli orsi maschi che vivono nei boschi e che potrebbero far del male ai piccoli con il fine di “liberare” la madre e potersi accoppiare con lei.
Per questo i centri montani d’Abruzzo, specie se isolati e poco antropomorfizzati, rappresentano per loro un luogo sicuro e di questo ne sono consapevoli le popolazioni e gli amministratori locali che faticano non poco per tenere a bada i curiosi, i presunti esperti e gli inconsapevoli.
…ma sentira’ presto la nostalgia delle acque del Lago Pio!
È un arrivederci ma non un addio!