La notizia che ha reso noto alla comunità il nome del personaggio famoso, che quest’anno avrebbe vestito i panni della regina Giovanna D’Aragona nella Giostra Cavalleresca di Sulmona, ha rotto gli equilibri e scatenato un putiferio.
-Valeria Marini…e che c’azzecca?
Siamo finiti sulla cronaca nazionale, per non aver gradito che un tale evento di elevata importanza storico-culturale venga pubblicizzato tramite una foto ammiccante della bella soubrette.
Ripeto: siamo finiti sulla cronaca nazionale.
Pubblicità gratuita di un evento locale sulla cronaca nazionale.
Bel colpo ragazzi.
Io, però, non ho ancora capito se a non piacerci sia il manifesto incriminato, la Marini in sé per sé o il vestito che indossa nella foto.
Chissà se è stata informata circa il trambusto nato intorno a una sua immagine che, a dirla tutta, la rappresenta benissimo: lei si pone così, quello è il suo personaggio.
Stiamo parlando di una donna di spettacolo che ha accettato una proposta di lavoro.
Una donna che sta per prestare il suo volto (perché quel giorno solo quello potrà spuntare dal prezioso vestito di seta e broccato) a uno degli eventi più importanti della nostra città.
Che si provveda piuttosto a ragguagliarla sull’incompatibilità fra i sanpietrini dissestati del centro storico e le scarpe a stiletto che lei è solita calzare. Il rischio di incastonamento è elevatissimo.
Valeria Marini, sono sicura, riuscirà ad interpretare al meglio il ruolo affidatole, grazie a stilisti e parrucchieri esperti che la vestiranno e pettineranno in modo consono.
Per quanto riguarda il portamento da tenere durante il corteo storico, valgono le antiche regole della Giostra dei tempi del caro Gildo: -Siate composte e misurate, niente saluti sguaiati al pubblico, schiena dritta e sguardo fiero.
Banditi gli smartphone, i tatuaggi, le gomme da masticare e le meches.
Spero che questa polemica gigantesca, creatasi intorno alla foto che ritrae Valeria con addosso una sua creazione stilistica, non l’abbia in qualche modo ferita.
Avremmo dovuto criticare esclusivamente la scelta grafica del manifesto in questione, senza andare sul personale.
Spero che il tutto venga da lei recepito come l’ennesimo gossip e che sappia tirare innanzi a campare.
Non dimentichiamo che, dietro ogni personaggio, c’è sempre una persona e davanti a ogni polemica, dovrebbe esserci la capacità di interromperla al momento giusto.
Non c’è più tempo, è ora di far rullare i tamburi, squillare le chiarine, spostare il mercato e vendere i confetti ai turisti.
Tanto si sa che poi sgomiteremo per chiedere un selfie o un autografo alla giunonica Marini.
Tanto si sa che poi l’entusiasmo prenderà il sopravvento e, cavalieri in campo, Giostra di nuovo sarà.
gRaffa
Raffaella Di Girolamo
Bel colpo? Ma quale?
Sulmona è finita esclusivamente sulla cronaca del “gossip nazionale” di un’unica e ripeto “unica” testata giornalistica >> nell’FQ magazine/attualità
https://bit.ly/2Lbnh2x
e basta leggersi l’altrettanto “unico” commento (finora) postato per risponderle su quanta pubblicità ci si sia fatta!!!
Anche, avrebbe fatta cosa saggia e lungimirante se al ritratto di Giovanna D’Aragona avesse affiancato il manifesto della Marini, tanto per una comparazione “ottica” delle due ed unicamente nella versione ritratto/manifesto… per l’appunto.. che c’azzecca?
Che la Marini si ponga “così” nessuno lo disconosce o lo osteggia, il “caso” è tutto nella composizione del manifesto e nessuna critica le va mossa ed obbiettivamente nessun commento negativo è mai stato mosso alla sua persona, dove li ha letti?
E’ vero che la stessa ha accettato una proposta di lavoro che certamente onorerà al meglio, anche perché sa “camminare”, sa cosa “indossare” e cosa “fare” ed ha “professionalità” con e senza le regole del bon ton rinascimentale.
Quell’onore e rispettabilità che è stato “infangato” da chi dovrebbe curare l’immagine della giostra cavalleresca.
La Marini stia certo non si curerà minimamente di tale cosa.
Al contrario ho paura che i “geni stilistici” della giostra se ne inventino un’altra in un deplorevole abbinamento giostra/confetto e non nego che ho preso lo spunto dal suo “vendere i confetti ai turisti”… sai com’è le curve ed il tutto tondo di un bel confetto rosa, potrebbe far venir voglia di inventarsi il confettone della giostra Marini, con vendita abbinata ai biglietti e chissà mai anche una lotteria istantanea…. e sai che vendite!!!
Ma va là!!
Unica nota positiva da tutto questo è e spero che per il prossimo anno siano un tantino più attenti alla composizione dei manifesti.
Per quest’anno è andata!!! E per il manifesto n questione è andata di… male!!!
Ma non posso esimermi dalla battuta finale sempre in ambito giostra cavalleresca, e chiedo scusa.. ma ci va per far capire a che livello di ridicolo si è scesi:
Cavalieri…alla lizza!!!
Quante “botte”?
Se questo è il modo di farsi pubblicità!!!
🙂 🙁
Vedrà che andrà tutto bene e sicuramente il prossimo anno ancora meglio.
Verrà fatta più attenzione su tutti i fronti.
Io però il confetto-Marini me lo immagino rosso glitterato e morbido morbido.
Quest’anno la partenza non è stata delle migliori ed il il battage pubblicitario ha miseramente cannato.
Spero che si faccia “veramente” più attenzione il prossimo anno…ma vorrei essere rassicurato più che da lei, dall’organizzazione della giostra che le ricordo non ha riconosciuto la pacchiana uscita, ma è altrettanto vero che si, si può sempre migliorare per certo… e tutti… diamogli una fiducia “condizionata”.
E per il confetto si potrebbe anche aprire anche un concorso d’idee… e spero che simili idee restino nel cassetto e li vi ammuffiscano.
…ci toccherà vivere sperando…
Esatto… Chi di speranza vive…
Eh!
bene,in 24 anni non e’stato raggiunto nessun risultato in termini di ritorni economici,
benefici ai Cittadini e territorio,quante le presenze turistiche?quanti,come,quali gli interessi generati,valore,importanza,attrattiva….illuminante l’assenza di sponsor,brands famosi con visibilita’ nazionale altro che internazionale,e’ solo una delle tante (circa 2000)
rievocazioni,eventi medievali dei borghi, non e’ nelle classifiche delle piu’ importanti,
e’ solo un’inganno,gli aventi ruolo raccontano favolose,magnifiche,incredibili storie di successi nazionali,europei,internazionali al solo scopo di ricevere ” contributi pubblici”,
denari dei Contribuenti spesi inutilmente,oltretutto in violazione delle regole,disposizioni di Legge:la pubblicazione dei bilanci, la tracciabilita’,il rendiconto…tutto illegale,tali attivita’,notizie,documenti non sono coperti da segreto di stato….quindi,piu’ che fiducia,forse frode,truffa,intreccio di interessi particolari,inganno appunto…sicuramente brancaleone,l’uccello dalle piume di cristallo non approva,e’ il caso di usare “la penna”,
quella che fa male,tanti i pennivendoli complici,o no?