Prosegue la querelle tra Guido Angelilli, sindaco del Comune di Pacentro, e l’assessore alle Aree interne, Mario Quaglieri; entrambi in corsa come candidati consiglieri per le prossime elezioni regionali. Il primo cittadino pacentrano questa mattina ha bollato come “chiacchiere e propaganda” le parole espresse da Quaglieri in merito agli obiettivi raggiunti dalla giunta Marsilio sulle questioni riguardanti le aree interne. Non è tardata ad arrivare la replica di Quaglieri, che ha scomodato addirittura Catone per rispondere alle accuse di Angelilli.
“L’infelice uscita del Sindaco di Pacentro non corrisponde affatto alle azioni concrete poste in essere da Regione Abruzzo in relazione alle Aree interne – spiega Quaglieri all’interno di un comunicato stampa – ma rappresenta in toto la situazione attuale degli amici di centrosinistra. ovvero una affaticatissima e sempre più gravosa rincorsa alla compagine di centrodestra”.
E poi arriva la bordata, con Quaglieri che sottolinea il fatto che le critiche arrivino da un candidato di una fazione politica che nella passata legislatura ha “consegnato un contenitore vuoto, priva di alcuna dotazione finanziaria per quanto riguarda le aree interne”.
All’interno della replica di Quaglieri non manca l’excursus sulle attività svolte negli ultimi mesi dalla giunta: dall’approvazione di due nuove aree interne (Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro e Piana del Cavaliere – Alto Liri) alla programmazione dei Fondi FSC per finanziare le Strategie delle Aree
Interne Valfino-Vestina, Gran Sasso-Valle Subequana, Valle del Giovenco-Valle Roveto e Alto Aterno-Gran Sasso Laga, per un totale di cofinanziamento FSC pari a 5 milioni di euro.
Dati che, come evidenzia Quaglieri, “corrispondono ad entrate già pervenute e disponibili nelle casse dei piccoli Comuni interessati. Quei Comuni che a detta del Sindaco di Pacentro e del suo partito sarebbero dimenticati dal Nostro Governo Regionale e dal mio Assessorato, ma che in fondo, non sono altro che quelle comunità che da tempo immemore hanno l’utopica vicinanza del centrosinistra, la loro lodevole attenzione, la totale assenza di concretezza che viene, invece, riempita in abbondanza dall’innato “sapere”.
Dite all’assessore che esiste anche la Valle Peligna
Noo! Davvero in Abruzzo, esiste anche la Valle Peligna?
Non finisce mai di stupire questa nostra splendida regione, che del resto, è anche bagnata da 3 mari!
E se lo afferma il presidente di regione…come non dargli ragione!
Ma se tutto va bene così bene, qualcuno mi spiega perché l’indice di spopolamento in Abruzzo, soprattutto dalle aree interne, è il doppio della media nazionale?
Io sono nato a Pacentro e risiedo negli Stati Uniti da piu’ di sessant’anni, ma ritorno in vacanza nel mio paese natio quasi ogni estate. Ovviamente, non posso giudicare l’operato dei sindaci degli altri borghi abruzzesi, pero’ posso assicurarvi che, da quando Guido Angelilli e’ stato eletto Sindaco di Pacentro (10 anni fa), lui e la sua Amministrazione hanno fatto un lavoro esemplare. Il nostro paese e’ diventato un vero gioiello e il sempre crescente numero di turisti che lo visitano ogni anno ne e’ una prova indiscutibile. Molti dei miei amici americani, che l’hanno visitato su mio suggerimento, ne sono rimasti affascinati per la pulizia e le sue bellezze artistiche e naturali.
Anche le bellezze artistiche e naturali le ha create il Sindaco?
Nella Valle Peligna sono rimaste solo quelle, unitamente a una popolazione ormai composta perlopiù da persone anziane, con uno spopolamento inarrestabile perché manca il lavoro; è come negli ‘50 del secolo scorso i giovani e anche i meno giovani stanno emigrando altrove in cerca di un futuro migliore.
Proiezioni e grafici attendibili, indicano che Sulmona nei prossimi 15 anni perderà altri 6/7 mila abitanti e in percentuale ugualmente i borghi minori, se non ancor di più.
La politica e i politicanti di mestiere sono stati un fallimento totale, che corrono dietro solo alla loro vanagloria personale, oltre che ai noti vantaggi economici quali indennità di funzione e prebende varie annesse e connesse.
Caro Corsetti, giustamente vedi da turista l’operato di facciata e potrei essere in un certo qualmodo,anche d’accordo; ma questi hanno spaccato il paesello in due: chi è con noi progredisce, chi è contro, non esiste. Pertanto è giusto che si tolga di mezzo, ha fatto il suo tempo, ha fallito nell’amalgama,ha fallito nel sociale, ha fallito nel rispetto dell’individuo,come contesto intrinseco di appartenenza, perciò, CAMBIAMO per una società che cresca univoca e coesa nel rispetto di tutti i cittadini, no solo di noi ALTRI. Tu, ahimè, non vivi la quotidianità e superficialmente,contestualizzi solo le apparenze! AD MAIORA.
Scusa se rispondo al tuo commento con ritardo. Sono stato molto occupato e solo oggi ho notato il tuo commento.
A supporto della tua rivalita’ con il Dott. Angelilli, tu lo accusi di aver spaccato il paese durante i suoi due mandati. E meno male che, qui, il turista disinformato sarei io! Se guardiamo alla storia italiana degli ultimi duemila anni, possiamo vedere che le regioni, le citta’, i paesi, i villaggi, i quartieri, i vicinati, ecc. sono sempre stati spaccati do lotte interne, dai patrizi vs i plebei nell’antica Roma, dai Guelfi vs. i Ghibellini durante il Medioevo, ecc. Nei miei studi di storia, io non ricordo di aver mai letto di pacifica coesistenza in nessuna parte del Bel Paese per lunghi periodi di tempo.
Tu poi parli che, dopo dieci anni di potere, e’ tempo di cambiare “per una societa’ che cresca univoca e coesa nel rispetto di tutti i cittadini, non solo di noi altri”. Spero proprio che tu stia scherzando! Con chi cambieresti l’amministrazione del Dott. Angelilli? Da una rapida analisi dei candidati dell’altra lista, ho notato che molti di loro facevano parte delle due amministrazioni che hanno preceduto la presente! E allora che facciamo? Vogliamo una minestra alla quale siamo abituati o una minestra riscaldata che abbiamo considerata indigesta per due elezioni?