Il rischio è che il Piano di ripresa e resilienza non abbia tutto quell’impatto che ci si aspettava nella piccola industria abruzzese e delle zone interne in particolare: troppe regole e, soprattutto, l’assenza di una cultura di impresa che impedisce alle aziende di mettersi in rete, collaborare tra loro e con gli enti territoriali, con la conseguente carenza di figure professionali che siano in grado di rispondere alla sfida lanciata dal Pnrr.
A lanciare l’allarme è Guido Arista, presidente del Comitato piccola industria di Confindustria L’Aquila-Abruzzo interno: “Dobbiamo rilevare che il Pnrr non sta dando i risultati attesi dalle imprese, a causa dei ritardi nell’erogazione dei fondi e delle regole che sono state sancite per l’erogazione dei finanziamenti – spiega -. Nella provincia dell’Aquila c’è una grande opportunità data dalla vicinanza a Roma e alle vie del mare: tante sono le occasioni per lo sviluppo. Purtroppo abbiamo anche degli ostacoli dati dalla mancanza di una cultura d’impresa di tipo diffuso. Si fa appello alle istituzioni e agli enti decisionali del territorio per riprendere in mano la cultura di impresa, la sinergia tra enti decisionali e la formazione di tecnici e ingegneri per supportare lo sviluppo territoriale”.
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