Area Celestiniana, torna la luce ma resta il buio: sito chiuso fino a fine estate

(foto Giulio Mastrogiuseppe)

Lo stop è arrivato formalmente ieri dal direttore dei lavori che stanno interessando la messa in sicurezza idrogeologica del costone del Morrone: l’eremo di Celestino V e più in generale l’area celestiniana dovrà restare chiusa fino alla fine dell’estate e non riaprirà neanche parzialmente, né temporaneamente, a Pasqua o in altre occasioni (inclusa, probabilmente, per la fiaccolata di maggio). Il Comune, in realtà, ci aveva provato ad ottenere una deroga e per questo aveva chiesto ai volontari delle frazioni e all’associazione Celestiniana di tenersi pronti per l’1 e il 2 aprile (lunedì e martedì dopo Pasqua), ma proprio ieri è arrivato il diniego della Geo L’Aquila che sta operando sul costone di roccia: al momento sono stati eseguiti gli interventi a monte (sopra l’eremo) e non quelli a valle che riguardano cioè l’ingresso e il sentiero che porta al rifugio di Pietro da Morrone. Impossibile, dunque, autorizzare il passaggio di persone e impossibile, al momento, anche riaprire il cantiere a cui manca circa un mese e mezzo di lavori. Dall’inizio di marzo, infatti, il Parco Maiella ha imposto alla ditta di fermarsi (fino a luglio) per tutelare la fase biologica della fauna protetta (in particolare le nidificazioni): insomma fino ad estate inoltrata, sul Morrone non si potrà muovere foglia, figurarsi le rocce. Una storia infinita quella dell’area celestiniana che, dopo le lungaggini per i lavori di rifacimento del piazzale e dello chalet, si trova ora ad essere inibito per i lavori sulla montagna. L’unica, magra, consolazione, è quella che presto si potrà tornare ad ammirare eremo e tempio di Ercole Curino anche di notte, ma rigorosamente da lontano: il Parco Maiella, infatti, ha autorizzato il Comune a riaccendere le luci che illuminano i due siti e che erano state spente, poco dopo la loro accensione, perché davano fastidio alla fauna. Le luci torneranno ad accendersi, ma solo come spotlight e non diffusamente sulla montagna: due fari su eremo e tempio e buio sulla roccia.

5 Commenti su "Area Celestiniana, torna la luce ma resta il buio: sito chiuso fino a fine estate"

  1. ma perchè devono essere gli aquilani ad occuparsi di cose nostre? COME PER I LAVORI AL CORNICIONE DELL’ANNUNZIATA

    • Credo che affidarsi alle competenze Aquilane dia garanzia di risultati certi anche dalle parti di Sulmona.
      Non è solo questione di consolidata tradizione: è questione anche di studi, di preparazione universitaria di contatti di alto livello e quant’altro.
      Non è certo un caso che sia L’Aquila (e non Sulmona) la capitale della cultura del 2026.
      Tutto qui, caro Sergio.

      • sappiamo tutti del perché l’aquila sia capitale della cultura. non scambio 309 morti per ottenere una ricompensa! In quanto a cultura mio caro mingaver sappi che noi SUlmontini facciamo cultura dal tempo dei romani, (Leggi Ovidio) quando voi al massimo giocavate con la ruota! Un ultima cosa: Il giustizierato d’Abruzzo fu istituito nel 1233 e rese SUlmona capoluogo d’Abruzzo, ti spoilero che presto avremo sorprese in merito anche circa l’università di cui tanto ti vanti.

  2. Giovanni Valier | 16 Marzo 2024 at 16:15 | Rispondi

    Se avessero escluso dal Parco tutte le aree di interesse archeologico l’ultima parola e la prima non sarebbe spettava al Parco. Ps. Perché il Parco non fa spegnere le luci Camp di Giove e di tutti i paesi ricompresi nel Parco???

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*