No, non siamo tornati al Medioevo. In Abruzzo, da oggi, si potrà dare la caccia ai cinghiali con l’utilizzo di arco e frecce. Lo prevede il nuovo disciplinare, approvato dalla Regione, con il fine di contrastare la presenza sempre più massiccia e pericolosa di questa specie animale.
Una misura, secondo la Giunte regionale, che sarà uno strumento fondamentale per il contenimento della popolazione degli ungulati. Inoltre, la caccia potrà essere effettuata fino alle 24:00 con l’ausilio di luci artificiali, visori a infrarossi e termici
“Nel nuovo disciplinare abbiamo inserito importanti novità – spiega Emanuele Imprudente, vicepresidente della Giunta regionale – cioè la possibilità del prolungamento dell’orario di prelievo dei cinghiali fino alle ore 24, il ricorso a strumenti per il miglioramento della visione notturna, come visori a infrarossi, visori termici, torce e fari e, per la prima volta in Abruzzo, l’utilizzo dell’arco, che risulta una tecnica a bassa invasività e un’alternativa valida laddove l’utilizzo di un’arma da fuoco può risultare inopportuno per via del disturbo. È molto importante per noi che l’Ispra abbia dato il proprio parere positivo a tutte le nostre proposte – conclude Imprudente – consentendo nei fatti l’attivazione di modalità, certamente non risolutive del problema del sovrappopolamento dei cinghiali, ma che riteniamo maggiormente efficaci. Lo svolgimento del prelievo selettivo (caccia di selezione) del cinghiale è svolto dai cosiddetti selecacciatori (o selecontrollori) che abbiano conseguito la necessaria abilitazione, seguendo appositi percorsi formativi”.
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