Architettura rurale copia e incolla: Campo di Giove “sbircia” la delibera di Rocca Pia

Qualcuno deve aver copiato, perché partorire due delibere gemelle, identiche fino all’ultimo centesimo di euro da spendere, è statisticamente improbabile. Un’impresa che diventa impossibile se a coincidere sono i costi di tutte le spese da sostenere all’interno di due diversi progetti di fattibilità tecnico-economica, relativi alla valorizzazione della biodiversità, delle tradizioni locali e dell’architettura rurale. Eppure, le due delibere pubblicate da Rocca Pia prima (il 29 gennaio) e da Campo di Giove poi (5 febbraio) sono una lo specchio dell’altra.

Entrambe approvano i progetti di fattibilità per la rifunzionalizzazione di edifici di interesse storico, culturale e ambientale. Progetti predisposti dal geometra Marco Amicucci (per Rocca Pia) e dall’Architetto Antonio Martinelli, per Campo di Giove. Il primo per il recupero del Cimitero Vecchio, il secondo per la rifunzionalizzazione dell’ex Chiesa San Paolo. Entrambi, prima coincidenza, per il costo di 300.000 euro, di cui 245.554,55 per lavori, comprensivi degli oneri della sicurezza e costi della manodopera, ed 54.445,45 per somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale.

Poi i due quadri economici identici, per filo e per segno, come dimostrano gli allegati pubblicati all’interno delle sezioni Albo Pretorio dei rispettivi enti. Dai 245.554,55 per i lavori a misura, che comprendono l’importo dei lavori a base di gara (anche qui identici) pari a 238.074,94 euro di cui 7.479,61 per l’importo degli oneri attuazione.

Spese identiche anche per le somme a disposizione dell’amministrazione: 700 euro per i rilievi e gli accertamenti geologici, 20.053,35 euro di spese tecniche generali, l’incentivo art. 45 D.LGS 36/2023 di 2.946,65 euro e gli accatastamenti da 800 euro.

E se la scienza ci spiega che non esistono due fiocchi di neve uguali, lo stesso non si può dire per i costi di due diversi interventi per il recupero dell’architettura rurale.