Ovidio al centro degli appuntamenti targati Archeoclub. Continua il ciclo dei “Fasti”, un’opera narrativa che vuole illustrare il calendario romano composta contemporaneamente alle “Metamorfosi”, doveva comprendere 12 libri (uno per ogni mese), ma furono interrotti, a causa della relegazione a Tomi: ne rimangono così i primi 6 libri, quelli cioè relativi ai mesi che vanno da gennaio a giugno.
Un incontro dal titolo “Fasti: un anno con Ovidio” a cura del professor Alessandro Bencivenga” che si svolgerà venerdì 15 giugno alle ore 18 presso il Gran Caffè Letterario.
Proprio durante l’esilio, spiegano dall’associazione, il poeta rivide l’opera, in particolare il I libro che, dopo la morte di Augusto, dedicò a Germanico, figlio adottivo di Tiberio. Opera organica, nei disegni del poeta, i “Fasti” intendono cantare, in distici elegiaci, le tradizioni romane nell’ordine in cui compaiono nel calendario latino in sintonia col severo programma augusteo di restaurazione. Ai riti, alle feste, alle sacre istituzioni di Roma antica, l’autore s’accosta con spirito disincantato, ancora con quel gusto di raccontare proprio delle Metamorfosi, e con una curiosità tutta sorridente nei confronti del divino.
“II poeta ha comunque il merito di aver come fissato e trasmesso ai secoli un’immagine concreta e verace di quella che a lui appariva la religiosità romana: sono squarci sapidi di vita o rievocazioni di antichi personaggi della tradizione”, vicende soprattutto legate adonne, presenti anche qui col loro fascino nell’espressione cara e caratteristica di Ovidio.
Immagini e suggestioni che il poeta latino e la sua immensa opera riescono a conferire al lettore e allo spettatore in questo caso, nonostante il tempo, in una millenaria grandezza e bellezza, quella tutta ovidiana.
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