Approvato il Piano delle opere pubbliche: senza sindaco programmazione “sindacale”

E’ un piano per forza di cose “tecnico”, o meglio che recupera i progetti già avviati, con l’obiettivo e la speranza di portarne a termine qualcuno. Un piano che sarà verosimilmente rivisto e corretto dalla prossima amministrazione comunale, ma che almeno per l’anno in corso seguirà – per forza di cose – la strada già tracciata.

La firma in calce al piano triennale delle opere pubbliche, appena approvato, è d’altronde quella di un commissario, che non ha fatto altro che avallare le indicazioni date dagli uffici.

E non è un caso che sugli oltre 45 milioni di euro programmati nel triennio, quelli del 2025, senza le priorità della politica, ammontano a soli 5,6 milioni di euro.

Una buona fetta è dedicata alle scuole: l’adeguamento della scuola dell’infanzia di Bagnaturo su cui sono stati previsti 230mila per quest’anno e 230mila per il prossimo; la realizzazione del nuovo polo scolastico di via Togliatti sul quale ci sono quasi 5 milioni di euro, di cui circa 3 milioni quest’anno (553mila euro per la demolizione) e poco meno di 1,8 milioni di euro per il 2026 e i lavori di completamento della scuola Masciangioli (che in realtà sarà destinata ad ospitare il Comune) per i quali sono previsti 700mila euro nel 2025 e 650mila euro nel 2026.

C’è poi la bonifica della discarica dell’ex Covit (240mila euro quest’anno e 250mila il prossimo), la realizzazione di nuovi loculi al cimitero (345mila euro), l’avvio degli interventi alla caserma Cesare Battisti e alla villetta (897mila euro quest’anno e 1 milione il prossimo, a cui si aggiungono per il 2026 e 2027 i fondi di 1,3 milioni della rigenerazione urbana), il miglioramento igienico-sanitario e impiantistico del teatro Caniglia (150mila euro) e infine, nel vero senso della parola, gli interventi sulle strade, per i quali sono stati previsti appena 100mila euro in tutto il triennio (a fronte di una stima di 6 milioni di euro necessari fatta dall’allora assessore Casciani).

Slittano al 2026 e 2027 i lavori su palazzo San Francesco (4,5 milioni di euro), il consolidamento sugli argini fluviali (1,2 milioni di euro a cui si aggiungono 200mila euro per il tratto interno all’abitato del Gizio), la ristrutturazione della sede del Coc (475mila euro), la riqualificazione del centro storico (200mila euro nel 2026), la riqualificazione della villa comunale (350mila euro, unico finanziamento da privato, ovvero la Fondazione Carispaq), la riqualificazione di via Papa Giovanni XXIII (800mila euro), la palestra della scuola Serafini (350mila euro), l’adeguamento dei ponti (Capograssi 2,5 milioni, San Panfilo 2,3 milioni, minori 3,1 milioni di euro), l’efficientamento energetico dei palasport di via XXV aprile (1 milione) e Serafini-Incoronata (800mila euro), di altri impianti sportivi, edifici scolastici e immobili comunali (750mila euro), la riqualificazione del sagrato di San Panfilo (500mila euro), il miglioramento sismico dell’edificio ex Omni dove è ospitato il giudice di Pace (560mila euro), l’adeguamento sismico di palazzo Manara (1,7 milioni), il consolidamento del versante franato del Morrone (1,2 milioni), la villetta di Porta Napoli (1,3 milioni), i collegamenti verticali del parco fluviale (3 milioni), il parcheggio multipiano nel piazzale dei vigili del fuoco (2,7 milioni), la riorganizzazione della viabilità per la Ztl (470mila euro), il monitoraggio ambientale e bonifica della discariche ex Covit e Santa Lucia (2 milioni di euro), la rimozione dei terrapieni tra piazza Carmine e piazza Garibaldi (580mila euro), il miglioramento della viabilità sulle circonvallazione (500mila euro) e la riconfigurazione architettonica di piazza Capograssi (1,4 milioni di euro).

Una lista che specie per il biennio 2026-2027 sarà sicuramente modificata, rivista, rinviata, reinventata anche in base alle indicazioni della politica: in un eterno libro dei sogni di cui si fa fatica a chiudere anche solo un capitolo.

2 Commenti su "Approvato il Piano delle opere pubbliche: senza sindaco programmazione “sindacale”"

  1. Olio su tela | 6 Marzo 2025 at 06:48 | Rispondi

    Palestra Serafini slitta ancora, non si capisce che problemi abbia. Piuttosto, a livello di certificazioni come siamo messi?

  2. Solo con la fantasia riusciremo a vedere qualche opera compiuta .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*