Apo congelate fino a metà luglio. Polemiche sulla polizia locale

Per il Pd è “una decisione del sindaco discutibile da un punto di vista politico-amministrativo e certamente irregolare dal punto di vista giuridico” e per questo si chiede al primo cittadino di ritirare subito il provvedimento con cui dall’altro giorno il segretario comunale ha assunto la dirigenza amministrativa del Corpo di polizia locale. Un provvedimento, questo, che ha contestualmente concesso al vice comandante Leonardo Mercurio le funzioni (ma non il titolo) di comando, ovvero di organizzazione e addestramento del personale, tant’è che oggi sono state firmate le prime ferie per gli agenti che, al contrario, rischiavano di trascorrere l’estate in divisa.

“Il Corpo di polizia – aggiunge il Pd – sebbene inserito nella struttura comunale gode, per legge, di una marcata autonomia organizzativa e funzionale per le peculiari funzioni che esercita. Non bisogna dimenticare che agli agenti sono affidate, non solo funzioni di polizia amministrativa, ma in particolare delicate funzioni di polizia giudiziaria alle dirette dipendenze dell’Autorità giudiziaria. La legge, dunque, prescrive che il comando di polizia locale non può essere, a qualunque titolo, assoggettato ad altre strutture amministrative dell’Ente: questo anche al fine di evitare un controllo troppo stringente e il pericolo di eventuali  ingerenze, anche indirette”. I Democrat fanno in particolare riferimento ad una legge regionale che in realtà non è stata mai recepita dal Comune e per questo la gestione amministrativa del Corpo da parte del segretario, ovvero di un dirigente che non è poliziotto, sarebbe comunque legittima.

L’incarico è in realtà a tempo, ovvero fino al 15 luglio, perché prima di assegnare le posizioni organizzative, sarà necessario aggiornare le procedure sindacali che sono state cambiate a maggio scorso con il nuovo contratto collettivo nazionale. Solo allora potranno essere assegnate le posizioni organizzative, tra cui figura anche quella della polizia locale. Una Apo, però, non vuol dire un comando, tant’è che a Sulmona, seppure il segretario o chi per lei (un nuovo dirigente?) dovesse mantenere la gestione amministrativa, resterebbe il problema di un Corpo senza comandante.
L’ipotesi di prendere a scavalco quello di Avezzano, d’altronde, sembra sempre più lontana dopo lo scioglimento del consiglio comunale del capoluogo marsicano.
E a Palazzo non hanno idea di come “dirigere il traffico”.

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