Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto. La “protesta silenziosa” per il potenziamento dell’Apc “Giuseppe Capograssi” di Sulmona è arrivata fino al consiglio regionale. Silvio Paolucci, consigliere d’opposizione nonché capogruppo del Pd, ha convocato in mattinata un vertice, da remoto, per valutare le istanze degli studenti (rappresentati da Giulia Di Rienzo) da portare sui tavoli di palazzo dell’Emiciclo. Un summit dove ha presenziato anche la meglio gioventù dei dem: Saverio Gileno (segretario regionale) Giovani Democratici e Francesco Balassone (segretario provinciale).
Battaglia che, come rimarcato da Marco Alberico (fondatore del blog “Casa di Vetro”, anch’esso presente all’incontro), non vuol avere alcun colore partitico. “L’importante è raggiungere il risultato: ossia avere un orario continuato e prolungato della biblioteca. Questa è l’urgenza e servono atti per migliorare subito la situazione”.
Parole alle quali fanno eco le dichiarazioni di Giulia Di Rienzo: “Siamo contenti delle proposte fatte ma ci impegniamo a monitorare che esse vengano rispettate e a confutarle se vediamo qualcosa che possa far soffrire la battaglia. E poi che la nostra battaglia non è prerogativa di un gruppo partitico, siamo apartitici e soprattutto collaborativi quindi invitiamo tutte le autorità a prescindere dall’appartenenza politica ad invitarci ed ad ascoltarci per unire le forze e portare a compimento questa battaglia”.
Solo in un secondo momento, invece, si penserà al ritorno in sede. In quella storica struttura di palazzo Portoghesi, che nonostante le tre consigliere regionali del territorio, resta ancora in stallo. Chiusa con lucchetti e catene da sette anni, e con un destino legato alla vendita dell’ex sede delle scuole di formazione professionale di via Mazzini. Immobile messo all’asta quattro anni fa dalla Regione, per il quale non è stata presentata nessuna offerta. Quarantotto mesi, durante i quali in Regione nessuno ha saputo (o voluto) trovare una via alternativa, per cercare i fondi necessari ai lavori di adeguamento di sismico dell’ex sede dell’Agenzia di Promozione Culturale ovidiana.
“Paolucci ci ha ascoltati con interesse – scrive Giulia Di Rienzo – e ha proposto di lavorare ad una risoluzione che comprenda tutta la strutturalizzazione delle biblioteche regionali per poi discuterla in Consiglio regionale. Paolucci era già a conoscenza di vari problemi, come per esempio la mancanza di personale. Limiti oggettivi che devono essere risolti affinché la disfunzione delle biblioteche della regione Abruzzo venga risolto”.
Martedì prossimo, Silvio Paolucci tornerà ad ascoltare i rappresentanti dell’utenza dell’Apc di Sulmona. A stretto giro, poi, farà un sopralluogo in terra peligna. Gli investimenti che la Regione dovrà fare per potenziare i servizi della biblioteca sulmonese, garantendo un orario prolungato, sono diversi. Iniziando dalla nomina del Capoufficio, andato via lo scorso luglio per approdare ad Avezzano. E poi l’arruolamento di nuovo personale. Forza lavoro necessaria, per permettere lo studio e la lettura in orario pomeridiano continuato. E non a giorni alterni, come avviene da anni a Sulmona, con i locali a pianterreno della Sede INPS aperti fino alle 17:30 solo il martedì e il giovedì.
Studenti e attivisti sono stati già ascoltati dall’assessore alla Cultura del Comune di Sulmona. Carlo Alicandri Ciufelli ha convocato uno dei rappresentanti, Marco Alberico, in un incontro con al centro il tema dell’aula studio (proposta dallo stesso Alberico un paio di anni fa, ma dimenticata nei cassetti di palazzo San Francesco). Alicandri Ciufelli ha assicurato alla delegazione che ha già in mente una soluzione per l’apertura di un’aula temporanea di studio che resti aperta dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, con l’impegno a far diventare la soluzione temporanea qualcosa di più stabile e duraturo.
Sempre e solo buone notizie.
Spopolamento, disoccupazione, precarietà, burocrazia asfissiante, menefreghismo, disorganizzazione, soppressioni, ritardi, insomma
storie di ordinaria sulmonesita’.
Va tutto bene, ma credo che Paolucci e dintorni siano stati coloro che palazzi Portoghesi lo hanno chiuso, così come è stato tra coloro che hanno declassato l’Ospedale di Sulmona al II livello, ora rifatta la verginità politica dell’opposizione torna a dare soluzioni e gli ex Sbic e dintorni ad applaudire, ma che bel mondo politico, dopo un giro di giostra si torna immacolati, che bellezza, poi la cultura e la rivendicazione della stessa sono altra cosa…
Giusta ricostruzione dei fatti
Un altro benefattore lo vedremo con i mondiali di pattinaggio
Chi lo sta applaudendo? Se legge bene il nostro comunicato, vedrà che non c’è scritto questo, bensì che apprezziamo che ci abbiamo invitato e ascoltato, ma non abbasseremo la guardia per questo. Poi se il nostro modus operandi non le piace siamo aperti a qualsiasi consiglio, la nostra battaglia è per tutti, quindi se per lei stiamo sbagliando qualcosa ci faccia sapere, così cercheremo di migliorare.
QUANTA INGENIUTà FORTUNATI SONO I POLITICI CHE IN QUESTA NAZIONE HANNO TROVATO PANE PER I LORO DENTI D’ALTRONTE CON UN POPOLETTO COME L’ITALIA NON POTEVA ANDARE DIVERSAMENTE ORMAI SEMPRE PIù DISCARICA D’EUROPA
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n campagna elettorale si è molto parlato di Palazzo Portognesi..è su questo che bisogna insistere perchè l’APC non è solo per gli studenti ma anche per le associazioni culturali..Università per la terza età Voci a scrittura –etc..politici datevi una mossa..